Juventus, cosa rischia davvero Ronaldo?

Sotto inchiesta c'è il viaggio di andata: la Procura della Repubblica di Torino potrebbe multarlo, la Procura della Figc indaga, anche in questo caso rischia una multa ma ci sono molte attenuanti e non ci sono precedenti
Juventus, cosa rischia davvero Ronaldo?© ANSA

TORINO - Mentre assistono allo stucchevole e inedito botta e risposta fra un Ministro della Repubblica e un calciatore, i tifosi della Juventus e gli appassionati di calcio si chiedono cosa abbia combinato di così grave Cristiano Ronaldo e cosa rischi in concreto.

I FATTI - Dunque, premesso che il suo viaggio di ritorno dal Portogallo è fuori da qualsiasi inchiesta, essendo avvenuto dopo regolari autorizzazioni e in pieno rispetto delle norme, bisogna fare chiarezza su quanto accaduto alla partenza di CR7 da Torino verso il Portogallo. Siamo a lunedì 5 ottobre, il giorno dopo la partita fantasma con il Napoli. La Juventus è "in bolla", ovvero in isolamento fiduciario dopo la positività di due persone dello staff della Continassa (né dello staff di Pirlo, né della squadra dunque). Non ci sono partite in vista e ci sono anche tre giorni di riposo concessi da Andrea Pirlo, quindi chi vuole proseguire l'isolamento fiduciario a casa propria può farlo. Decide di farlo Gigi Buffon, per esempio, ma lui non ha problemi di viaggiare, si sposta dalla Continassa al centro di Torino, nella sua abitazione. Il problema è per chi deve raggiungere le nazionali, soprattutto per chi deve affrontare un lungo viaggio intercontinentale in un momento in cui i voli sono ridotti e più complicati da incastrare. Ronaldo ha meno problemi degli altri: deve raggiungere il Portogallo e lo farebbe con il suo aereo privato, quindi senza entrare in contatto con nessuno che non sia il personale del suo jet.

CHI E' PARTITO - Alla fine escono dall'albergo juventino: Ronaldo, Dybala, Danilo, Bentancur e Cuadrado. Tutti e cinque alla volta delle loro nazionali. Hanno effettuato un tampone il giorno prima (domenica) e sono risultati negativi. Dovrebbero aspettare il risultati del secondo tampone, ma non consentirebbe loro di raggiungere i ritiri delle loro nazionali, così partono comunque. In quel momento infrangono una legge dello Stato, ma partendo con un tampone negativo si tratta di una violazione amministrativa che, molto probabilmente, verrà punita con un'ammenda (dai 400 ai 1000 euro) che, tuttavia, non è stata ancora comminata. 

UNA MULTA - Infrangono anche il protocollo Figc? Bella domanda. Nel senso che anche in Federcalcio si mantegono prudenti, lasciando il lavoro alla Procura Federale. «E' una questione da giuristi», dicono nei corridoi della Figc. Perché Ronaldo è gli altri seguono gli ordini di altre federazioni, non vanno in vacanza a Ibiza. E sfruttano, peraltro, quello che viene definito il "corridoio Fifa" per spostarsi anche in Paesi dove ci sono limitazioni, senza affrontare quarantene. In sostanza: lasciano una bolla per entrare in un'altra bolla, quella delle rispettive nazionali. Ci può essere violazione? Probabilmente sì, ma l'impressione è che la violazione non sia grave, considerate tutte le circostanze attenuanti (tampone negativo, viaggio per raggiungere le rispettive nazionali), ma siamo di fronte a una fattispecie che il protocollo Figc-Governo non prevede in modo specifico e questo crea i dubbi. In questo momento gli unici precedenti (Maldini che va dall'arbitro senza mascherina, riserve poco distanziate sulla panchina della Roma) sono stati puniti con ammende (e inibizioni per i dirigenti  e il medico giallorossi). L'impressione di alucni dirigenti Figc, in questo momento, è che al massimo Ronaldo e compagni rischino la stessa pena, una multa, e non una squalifica.

BLA BLA BLA - La cosa migliore, in questi casi, è far lavorare la Procura federale e attendere il responso, invece di accusare e controaccusare gli indagati. Il momento che sta vivendo il calcio è particolare così come quello che sta vivendo tutto il Paese e tutto il mondo. Le regole vengono stilate in tempo reale e la loro interpretazione è spesso oggetto di dubbi parossistici (la mascherina non serve quando si corre, ma quando si cammina: e chi stabilisce la differenza fra una corsa lenta e una passeggiata veloce?). Un po' di calma e di attenzione verso tematiche più urgenti (qualcuno ha detto Cio?) sarebbe più opportuna per chi rappresenta le istituzioni ad altissimo livello. A meno di non resistere alla tentazione di scontrarsi contro un personaggio da mezzo miliardo di follower, godendo di fama riflessa per mezza giornata.

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