La Juventus, le big d'Europa e la nuova Superlega della Fifa

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La Juventus, le big d'Europa e la nuova Superlega della Fifa© EPA

Care amiche e amici di Tuttosport

allo scoccare della prima nota della nuova Champions League, risuonata nello stadio di Kiev dove la Juventus ha poi dimostrato di essere un gruppo solido, si è diffusa la notizia che la Fifa sta preparando una SuperLega a 18 (o 24 secondo altre indiscrezioni) con la crema della crema dei top club europei. Un torneo, il cui format non è stato ancora definito nei dettagli, che potrebbe irrompere sul calcio europeo con una bomba finanziaria da 6 miliardi di euro (che divisi fra 18 club fanno un bel mucchio di soldi). Ma soprattutto la SuperLega sarebbe un torneo chiuso, il meglio dell'Europa senza retrocessioni e senza nuove ammissioni, una sorta di Nba del calcio, ricchissima e molto luccicante per le televisioni. E la Juventus?

La Juventus ne farebbe sicuramente parte secondo i piani della Fifa, che vuole selezionare i club più importanti delle grandi nazioni calcistiche e in Italia potrebbe pescare anche l'Inter e il Milan. Poi ci sarebbero anche i principali club inglesi, spagnoli e tedeschi, più la restante mobilità calcistica. Restano molto domande intorno a queste indiscrezioni. Ma, soprattutto, si farà sul serio o è solo una provocazione? I club aderiranno? Qual è la posizione della Juventus?

Il progetto certamente esiste e, in qualche modo, affianca quello del Mondiale per club da disputare con cadenza quadriennale con una vera formula da Mondiale (24 squadre in un'unica nazione), che la Fifa ha presentato due anni fa e che, per il momento, è un'idea accolta con molto scetticismo da parte dei club e con ostilità da parte dell'Uefa. E anche questa nuova proposta di SuperLega Fifa vede l'Uefa sul piede di guerra. D'altra parte è chiaro che Infantino sta sfidando Ceferin per scardinarne il potere, derivato dall'essere il presidente della Confederazione con la Champions League, la competizione per club più importante, bella e ricca del mondo. La Fifa ha il Mondiale, ma evidentemente vuole mettere le mani anche sulle manifestazioni dei club europei, proprio perché rappresentano fonte di ricchezza, potere e visibilità.

La SuperLega della Fifa, infatti, appare più come una diretta concorrente della Champions League più che dei campionati nazionali e, qualora attraesse i club con più tifosi in Europa, potrebbe drenare attenzione, audience e importanza alla Champions, svuotandola in modo sostanziale anche del suo fascino. L'Uefa lo permetterà? No, ovviamente farà di tutto per evitarlo, ma avrà bisogno dell'alleanza forte dei club. In questo momento c'è grande allineamento fra l'Eca, l'associazione europea dei club presieduta da Andrea Agnelli e la Uefa di Ceferin, legato ad Agnelli anche da amicizia. Questo fronte, insomma, potrebbe respingere l'assalto della Fifa sotto il profilo politico. Ma se la tentazione economica della Fifa fosse irresistibile, soprattutto in un momento critico per le finanze del calcio europeo? Quel fronte potrebbe anche incrinarsi.

Il problema è, come sempre, avere una visione d'insieme e, soprattutto, proiettata almeno sul medio termine. I sei miliardi prospettati dalla Fifa sono molto golosi per chi, in questo momento, fa segnare rossi spaventosi per l'effetto Covid. Ma alla lunga distanza creare un torneo chiuso è la scelta migliore? Abbandonare la Champions e la sua formula più inclusiva è la strada per una vera crescita del movimento europeo? La Juventus e gli altri grandissimi club del continente si interrogheranno sicuramente su questi temi, anche perché il sasso è stato gettato nello stagno dalla Fifa e qualcosa, comunque, succederà nei prossimi mesi.

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