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TORINO - Nello stadio che porta il suo nome, dall’Olimpo degli dei del calcio Ferenc Puskas ha forse preferito rivolgere uno sguardo benevolo sul 10 mancino come lui, piuttosto che sul 7 in procinto di superarlo nella classifica dei marcatori di ogni epoca. E così Miha Blazic, dopo essersi trasformato per un istante in Paolo Maldini nel primo tempo, per negare a Ronaldo il gol che sarebbe stato l’apoteosi del suo feeling con Morata, nella ripresa si è trasformato per un altro istante in un difensore amatoriale, regalando a Paulo Dybala l’assist (con la complicità del portiere Denes Dibusz) per tornare a segnare dopo quattro mesi e per la prima volta in questa stagione.
NUVOLE - La rete ha riportato il sorriso sul volto della Joya, ma si tratta di uno squarcio di sole in un cielo nuvoloso. Non abbastanza per scacciare le nubi sotto cui è iniziata la stagione dell’argentino: prima quelle del mercato tornate in agosto a rendere incerta la sua permanenza alla Juventus che invece, dopo il gran finale dell’ultimo campionato, gli appariva probabilmente scontata; poi quelle del campo, tra i postumi dell’infortunio muscolare del 26 luglio da smaltire e l’inizio devastante di Morata, che unitamente alle scelte tattiche di Andrea Pirlo lo relega, almeno oggi, a riserva di lusso dello spagnolo e di Cristiano Ronaldo.
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