Juve-Napoli, De Laurentiis “offeso”: cosa pensa di fare e cosa succederà

Sentenza durissima a difesa del protocollo Figc, De Laurentiis «offeso» pensa anche al Tar
Juve-Napoli, De Laurentiis “offeso”: cosa pensa di fare e cosa succederà© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Respinto» non rende l’idea, perché il ricorso del Napoli è stato fatto a pezzi dalla sentenza del Tribunale d’Appello Federale che ha emesso una sentenza micidiale per severità, rendendo molto complicato anche il proseguimento dell’iter che prevede, eventualmente, il Collegio di Garanzia del Coni. Il Napoli ha già annunciato che vi ricorrerà, ma con che speranze di riuscita considerando la gravità della sentenza di appello? Considerando, oltretutto, che proprio in apertura delle motivazioni, il giudice Piero Sandulli menziona una decisione dello stesso Collegio del Coni («Preliminarmente, si intende ribadire un principio, più volte affermato dal Collegio di Garanzia del Coni, ovvero che: il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo»), una citazione non casuale, perché al di là del contenuto evidenzia come sull’argomento ci sia sintonia fra chi scrive la sentenza d’appello e l’organo che dovrebbe eventualmente prenderla in esame.

Lo scenario

Oltretutto il Napoli dovrà superare l’ostacolo giuridico dell’ammissibilità del suo ricorso al Collegio del Coni, perché lo Statuto della Figc (articolo 30, comma 3) non ammette ricorsi al Coni contro sentenze che hanno sancito «la perdita della gara». Esistono, tuttavia, dei precedenti confortanti per il Napoli che, oltretutto, potrebbe aprirsi una via con un ricorso per la peStatuto della Figc (articolo 30, comma 3) non ammette ricorsi al Coni contro sentenze che hanno sancito «la perdita della gara». Esistono, tuttavia, dei precedenti confortanti per il Napoli che, oltretutto, potrebbe aprirsi una via con un ricorso per la penalità di un punto (ovviamente confermata da Sandulli) e poi inserire il 3-0 nel procedimento. Ma il nocciolo, alla luce della sentenza  d’appello, è che anche se ammissibile, il ricorso al Coni rischierebbe una fine analoga. Anche perché l’organo in questione è competente a valutare solo per la violazione di norme di diritto e/o per la omessa o insufficiente motivazione su un punto decisivo della controversia. Insomma, è una specie di Cassazione e difficilmente entrerà nel merito della vicenda, sviscerata in modo minuzioso dal Tribunale d’Appello federale, partito dal ricorso del Napoli per ampliare il discorso più in generale sul rispetto del protocollo. [...]

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