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TORINO - La forma è eccellente. Lo dicono i compagni, soprattutto quelli che lo hanno avuto contro nelle partitelle delle ultime settimane e hanno potuto verificare non solo il completo recupero fisico di Matthijs de Ligt, ma anche tutta la brillantezza atletica e la determinazione agonistica. D’altra parte, il difensore olandese sarebbe stato ampiamente pronto a tornare in campo nell’ultima settimana prima della pausa per le nazionali: erano, infatti, almeno una decina di giorni che svolgeva gli allenamenti con la squadra, mostrandosi fra i più in palla. L’ortopedico che ha seguito il decorso della sua operazione alla spalla, tuttavia, ha preferito la strada della prudenza e, anche se la guarigione era perfettamente completata, ha preferito non anticipare i tempi e, quindi, non ha autorizato i contrasti, togliendogli quindi la possibilità di scendere in campo. Lo farà alla ripresa, probabilmente già contro il Cagliari sabato 21, per poi lanciarsi in coppa nella sfida con il Ferencvaros.
E’ in forma, dunque. Ma anche di ottimo umore: l’attesa è stata lunga e pesante. De Ligt non è abituato e la vive come una vera e propria privazione. Per sua fortuna la compagna AnneKee lo ha distratto durante le settimane di riabilitazione e lui stesso ha staccato dopo la lunga e stressante stagione, buona parte della quale disputata con la spalla dolorante. Dopo l’operazione, effettuata esattamente tre mesi fa, è un’altra vita: il dolore è cessato e De Ligt sente l’articolazione salda come prima dell’infortunio di Bergamo del 23 novembre 2019, quando aveva subito la lussazione della spalla. Da lì in poi aveva avuto continui problemi di “uscita” e ha giocato con un tutore, ma ovviamente l’operazione era stata sempre rinviata per non perdere una fetta consistente della stagione.
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