Ma Khedira proprio no? L’identikit di ciò che cerca Pirlo conduce al tedesco

Esperto e “legge” le partite, è a libro paga. La Juve spinge per la risoluzione o per la cessione. Ma non mancano gli spunti di riflessione
6. Sami Khedira (2015/2016) - Real Madrid (valore di mercato nel 2015: 18 milioni)© Juventus FC via Getty Images

TORINO - E dunque, nel dopo partita di Benevento-Juventus abbiamo assistito ad una prima importante tappa della “allegrizzazione” di Andrea Pirlo. Quel sottolineare le carenze in termini di “lettura dei momenti della partita” pareva davvero un déjà-vu, un ritorno al passato. Non fosse che l’ex bianconero s’è già puppato 7,5 milioni di euro da mero spettatore l’anno scorso, avrebbe ben donde di avanzare richieste di diritti d’autore.

Il bello, però, è che Allegri solitamente finiva per abbinare certe considerazioni sulla lettura (delle partite, appunto) a certe altre sui lettori. Uno in particolare, il più fedele tra i suoi fedelissimi: Sami Khedira. Tanto bistrattato dai tifosi, epperò tanto elogiato, difeso, soprattutto - concretamente - sempre schierato dall’allenatore pentascudettato in bianconero. Il quale spiegava chiaro e tondo: «Khedira è un campione che capisce a quanta velocità bisogna andare durante l’incontro e quindi si adegua alla velocità della partita. Può correre di più, può correre di meno, ma è uno intelligente in mezzo al campo, è uno che dà i tempi alla squadra». Per dire, quella mala gestione di calcio d’angolo allo scadere del primo tempo contro il Benevento, chissà mai che con Khedira in campo...

E ancora, l’Allegri pensiero: «Khedira è uno dei pochi giocatori che ha giocato con tutti gli allenatori che ha avuto. O tutti gli allenatori non capiscono niente, oppure...». Come volevasi dimostrare, cosa accadde lo scorso anno? Accadde che Maurizio Sarri, appena arrivato, impiegò giusto una manciata di allenamenti per capire l’andazzo e giocarsi il primo jolly con la società: ottenne che iltedesco fosse tolto dal mercato. Lo schierò sempre, sino all’infortunio. A riprova, appunto, di quanto sosteneva il suo predecessore.

Per inciso, prima di Sarri e Allegri la lista del “tutti gli allenatori” contemplava anche i nomi di José Mourinho e Carlo Ancelotti, che peraltro ha recentemente dichiarato che sarebbe ben lieto di riallenare Khedira. Andrea Pirlo, è il primo a - diciamo così - rompere la tradizione. Vuoi per scelta sua, vuoi per scelta di chi l’ha voluto a guidare la Juventus e che da agosto preme su Khedira affinché accetti una risoluzione di contratto (che scade nel 2021).

Il campione del mondo finora - pur rimasto ai margini del progetto Juventus -ha risposto picche. A gennaio, però, potrebbe anche decidere di andare via. Verosimilmente in Premier League. Opsite in un programma della tv tedesca ZDF, il giocatore ha spiegato che «rispetto il fatto che Pirlo voglia insistere sul suo modo di intendere il calcio» e ha ammesso che «ci sono discoorsi in atto con squadre inglesi, io voglio ritrovare il campo». Per la Juventus balla un risparmio di circa 6 milioni di euro lordi, in caso di addio di Khedira a gennaio. Tuttavia ci sono anche spunti di riflessione interessanti. Pirlo ha appunto spiegato che la squadra soffre senza giocatori esperti: beh, rosa alla mano l’identikit porta a pochi elementi. Bonucci e Ronaldo, più Chiellini (che ne sta giocando pochine) e Buffon (che è pur sempre un portiere, e pure di riserva).

Bene inteso: le attuali condizioni fisiche di Khedira sono ben difficili da decifrare, visto che è sparito dai radar. Ma in lista campionato c’è e forse-forse, almeno una convocazione...

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