Suarez, Juve indagata. Ora è quasi impossibile calcolare i rischi per il club: ecco perché

Avviso di garanzia a Paratici e ai due legali per false informazioni al pm. Non si menziona la corruzione. Il che potrebbe essere una buona notizia per la società bianconera, visto che se venisse dimostrato quel tipo di reato rischierebbe molto di più
Suarez, Juve indagata. Ora è quasi impossibile calcolare i rischi per il club: ecco perché© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

Dopo due mesi di silenzio assoluto, fa rumore il comunicato della Procura di Perugia sul caso Suarez. Perché oltre alla sospensione cautelare di 8 mesi per i vertici dell’Universita’ per Stranieri di Perugia, ovvero la rettrice Giuliana Grego, il direttore Simone Olivieri e i professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca che esaminarono il calciatore uruguaiano, sono partiti tre avvisi di garanzia per Fabio Paratici, responsabile dell’area tecnica della Juventus e per i legali bianconeri Luigi Chiappero e Maria Turco. Avvisi di garanzia che fanno riferimento all’articolo 371bis del codice penale (False informazioni al pubblico ministero). Insomma, anche se nel comunicato della Procura si ipotizza che l’esame facilitato per Luis Suarez sia avvenuto in seguito a pressioni da parte della Juventus, Paratici e i due legali non sono indagati per corruzione. Il che potrebbe essere una buona notizia per il club, visto che se venisse dimostrato quel tipo di reato rischierebbe molto di più. sia a livello sportivo che a livello penale. Ora è praticamente impossibile calcolare quali siano i rischi effettivi per il club in questa vicenda, intanto perché va ricordato sempre e comunque che un avviso di garanzia non è una condanna e neppure un’imputazione, ma anche perché la stessa Procura spiega che le indagini proseguono.

Ecco i dati a nostra disposizione

I dati a nostra disposizione sono, al momento, che: 1. L’esame è stato quasi certamente truccato per facilitare il raggiungimento da parte di Suarez del diploma necessario a ottenere la cittadinanza italiana; 2. che la Juventus aveva preso informazioni per conto di Suarez sull’iter burocratico da seguire per sostenere l’indispensabile esame; 3. che la Juventus stessa aveva, due settimane prima dell’esame (fra il 2 e il 3 settembre), comunicato a Suarez (e alla stampa) che non era più interessata a tesserarlo perché, dopo essersi informata, aveva capito che i tempi tecnici per l’ottenimento della cittadinanza avrebbero superato quelli per il tesseramento in campionato e in Champions; 4. che Suarez ha comunque voluto sostenere l’esame (passandolo grazie ai vantaggi garantiti dai professori) recandosi a Perugia in modo indipendente dalla Juventus.

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