Dybala, la situazione: un po’ come Del Piero e un po’ no

Alzi la mano chi non l’ha pensato ieri pomeriggio quando Andrea Agnelli ha rivolto a Dybala parole tanto orgogliose quanto severe. Ci sono effettivamente molte somiglianze con la vicenda che tra il 2011 e il 2012 vide scambi freddini fra Alex e il il presidente
Dybala, la situazione: un po’ come Del Piero e un po’ no© www.imagephotoagency.it

«Come Del Piero». Alzi la mano chi non l’ha pensato ieri pomeriggio quando Andrea Agnelli ha rivolto a Dybala parole tanto orgogliose quanto severe. Ci sono effettivamente molte somiglianze con la vicenda che tra il 2011 e il 2012 vide scambi freddini fra Alex e il il presidente.

Ma ci sono anche tante differenze. La prima salta agli occhi: Dybala non è Del Piero. Non ancora, per lo meno, perché non ha la sua militanza, non ha vinto le stesse cose, non ha fatto, per la Juventus, le stesse cose che aveva fatto Del Piero. E la trattativa è diversa: in ballo c’è un futuro da capitano e da simbolo della Juventus, non la chiusura in gloria di una carriera trionfale. Il nocciolo delle parole di Agnelli, se le si ascolta con attenzione, non è il contratto e non sono i soldi, ma il campo. Dybala non è ancora un fuoriclasse assoluto, ne è il progetto. Per diventarlo non ha bisogno di un nuovo contratto, ma di nuove fenomenali prestazioni. Invertendo l’ordine dei fattori, in questo caso, il risultato non torna.

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