Juve, ora serve il vero Arthur

Il bilancio dei primi tre mesi bianconeri del brasiliano: la partenza è stata sufficiente, ma adesso Pirlo ha bisogno del centrocampista visto al Camp Nou l’8 dicembre. L'ex Barcellona ha alternato luci e ombre: a volte regista di qualità, altre imbuto del gioco
Juve, ora serve il vero Arthur© Juventus FC via Getty Images

TORINO - A quattro giorni dalla ripresa delle partite dopo la pausa natalizia, la stagione di Arthur assomiglia a quella della Juventus. Finora in chiaroscuro, tra ombre preoccupanti e sprazzi di luce promettenti, nell’attesa di scoprire se le prime oscureranno definitivamente le seconde, o viceversa se ne verranno dissipate.

Solo sufficiente

Quel che è certo, per Arthur come per la Juventus, è che la media tra Benevento e Barcellona non può essere soddisfacente. Prova da 7 e da dolorosi rimpianti per i tifosi blaugrana al Camp Nou, da 5 con tanto colpe sul gol di Letizia al Vigorito. La media è 6 e guarda caso corrisponde quasi esattamente proprio alla media voto stagionale del brasiliano nelle pagelle di Tuttosport: 6,1. Una sufficienza che non è sufficiente. Non alla Juventus, non per un giocatore valutato 80 milioni e comunque arrivato in cambio di uno dei protagonisti dei successi bianconeri degli ultimi anni come Pjanic.

L'attenuante dei grandi cambiamenti vale anche per Arthur

Nessuno, però, è mai bocciato con un 6, e nessuno è mai bocciato a gennaio. L’attenuante dei grandi cambiamenti in brevissimo tempo vale per la Juventus, ma vale forse a maggior ragione per Arthur. In rotta con il Barcellona e con il tecnico Quique Setien, il brasiliano ha giocato poco e niente nel finale della scorsa stagione, arrivando a Torino indietro di condizione e pagando l’impatto con i diversi metodi di lavoro. La necessità di ambientarsi in un Paese diverso e in un calcio molto differente da quello spagnolo sono stati altri ostacoli. Titolare nove volte, la metà di quelle in cui è stato disponibile (18 su 19 partite), e subentrato altre quattro, Arthur è comunque riuscito a conquistarsi spazio nonostante la concorrenza di Bentancur, Rabiot e del sorprendente McKennie, con i quali si gioca i due posti da centrocampista centrale che sono gli unici che può ricoprire nel modulo bianconero.

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