TORINO - Amici sempre, avversari almeno due volte l’anno, quando la Juventus incrocia l’Udinese in campionato. E’ il destino di Paulo Dybala e Rodrigo De Paul, due numeri dieci che stanno vivendo momenti opposti con le rispettive maglie bianconere. La Joya relegata in panchina, dove osserva segnare Cristiano Ronaldo e Alvaro Morata, e ancora sotto antibiotici, il segnale che i problemi urino-genitali non sono del tutto scomparsi e che anche le condizioni di salute possono condizionare il suo rendimento. L’argentino dell’Udinese, invece, è stato inserito nell’11 migliore dell’anno solare 2020 (dati Opta) e leader nella speciale classifica della distanza (9.500 metri) percorsa con la palla, in attesa di compiere il grande salto in una big. Da vero amico, però, De Paul spende soltanto parole di stima e di affetto verso il rivale per una domenica. «Sono dispiaciuto per il periodo che sta passando, ma sono certo che Paulo tornerà presto quello di prima». Ovvero, il fuoriclasse capace di magie qual è e che l’amico Rodrigo celebrava così un anno fa. «Dybala è uno che non si discute, ma si ama. Lui è il calcio, uno che vive per il calcio e che nobilita il calcio, che sa regalarti momenti fantastici, che fa bene in qualunque ruolo lo si faccia piazzi, uno straordinario. Ed è anche un ragazzo semplice, sempre disponibile. Uno che vorrei sempre dalla mia parte».
In vacanza
Un’amicizia duratura quella che lega la Joya a De Paul: i due sono quasi coetani, separati soltanto da sei mesi (il bianconero juventino è nato il 15 novembre 1993, il bianconero friulano il 24 maggio 1994). Si conoscono da quando Dybala giocava a Palermo, prima ancora che il centrocampista sbarcasse in Italia, nel 2016. Poi il legame si è cementato in Nazionale, dove hanno condiviso lo spogliatoio e il terzo posto in Coppa America con l’Argentina. [...]
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