Milan-Juve, Pirlo: "Partita molto importante ma non decisiva"

Il tecnico dei bianconeri alla vigilia della sfida con i rossoneri di Pioli: "Dybala? Paulo sarà della partita salvo imprevisti. Ha avuto un po' di febbre ieri, ma senza imprevisti dovrebbe esserci. Ronaldo? Stiamo parando un fuoriclasse assoluto"
Milan-Juve, Pirlo: "Partita molto importante ma non decisiva"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Andrea Pirlo si collega in videoconferenza per spiegare il momento bianconero, fra l'ansia di avere nuovi contagiati da Covid (dopo Alex Sandro risultato positivo ieri sera) e l'elettricità di un imminente Milan-Juventus che ha un valore molto più alto di quello di un classico del calcio italiano (di cui è stato molte volte protagonista).

 

Non decisiva

«Sì, è una grande partita. Lo è sempre stata, con un fascino particolare, lo era quando la giocavo da calciatore, lo sarà anche oggi da allenatore. Detto ciò non credo che sia ancora decisiva. Importante sì, ma non decisiva per il proseguimento del campionato».

Dybala e gli altri

«Paulo sarà della partita salvo imprevisti. Ha avuto un po' di febbre ieri, ma senza imprevisti dovrebbe esserci. Morata non so ancora quando tornerà, sta facendo fisioterapia e viene monitorato giorno per giorno. Forse con il Sassuolo, ma non ho ancora certezze. Rabiot ha scontato le sue... squalifiche (ride, per aver usato il plurale). Arthur sta molto meglio: la botta con l'Atalanta aveva provocato un versamento e quindi c'è voluto molto più tempo per recuperarlo».

Milan per me

«Dieci anni di vita e di carriera, tanti trofei. Logico che per me è speciale, anche perché ho bellissimi ricordi. Adesso c'è solo Paolo (Maldini, ndr), in società rispetto ai miei tempi è cambiato un po' tutto, ma resta speciale, affasciante e stupenda da giocare».

Ronaldo dipendenza

«Ha fatto molti più gol di tutti gli altri perché è Ronaldo e perché siamo riusciti fin dall'inizio a a sfruttare le sue caratteristiche per cercare di portarlo a essere decisivo e lucido negli ultimi trenta metri, credo che sia stata una buona cosa, anche il fatto di farlo stancare un po' meno nella fase di riconquista. Certo che è decisivo e crea una dipendenza: era lo stesso nel Real, nel Manchester o nella Nazionale. Stiamo parando un fuoriclasse assoluto».

Ibra dipendenza

«Il Milan non soffre l'assenza di Ibra perché ha un bel gruppo e ha giocatori come Leao e Rebic che riescono bene a farne le veci».

Covid e Asl

«Ci manca Alex Sandro per Covid e vediamo i risultati degli esami di oggi pomeriggio, ma non dobbiamo avere alibi. Ne troveremo sicuramente undici per andare a giocare la nostra partita a San Siro e ce le giocheremo perché abbiamo una grande rosa. Nessun problema, nessuna paura: questa è la prassi e noi la seguiamo, senza alibi».

Classifica

«La classifica rispecchia i valori del campionato, il Milan è meritatamente in testa. Noi dobbiamo vincere partita dopo partita per risalire la classifica. Poi, in base a quanto fatto in questi mesi, vedremo ad aprile in che posizione saremo».

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