Juve, Rafia come Dybala, Tevez, Vieri, Inzaghi, Ibra e Baggio

Il gol del tunisino, oltre ad essere il suo primo in maglia bianconera con la prima squadra, è stato anche speciale per entrare in una classifica molto importante, ecco quale
Juve, Rafia come Dybala, Tevez, Vieri, Inzaghi, Ibra e Baggio© Alessandro Falzone/Agenzia Aldo Liverani sas ag aldo liverani sas

TORINO - Non solo la gioia del primo gol con la Juventus - parlando di prima squadra - ma anche l'ingresso in una speciale classifica, eterna, che mette Hamza Rafia al fianco di grandissimi giocatori della storia juventina. Quella siglata nel primo tempo supplementare della gara di Coppa Italia col Genoa, per il trequartista tunisino, è una rete dal valore non solo personale ma anche iconico, visto che l'insolito numero 50 (a proposito, è la seconda volta nella storia del club che si vede questo numero in gare ufficiali, dopo il portiere Citti nel 2013/2014, e la prima di un giocatore di movimento) è andato a segno nel suo esordio assoluto. E, a scorrere questa speciale classifica, sono tanti e celebri i nomi che fanno compagnia a Rafia.

Da Kulusevski a Ibra, da Dybala a Tevez, da Vieri a Inzaghi e Baggio

L'ultimo, prima di ieri sera, era stato il suo attuale compagno di squadra Dejan Kulusevski, a segno il 20 settembre scorso ad inizio campionato contro la Samp. Anche Danilo, prima di lui, aveva fatto centro all'esordio nel 4-3 col Napoli dell'agosto 2019. Prima di loro, Higuain con la Fiorentina e Pjanic col Sassuolo si presentarono nel migliore dei modi ai tifosi bianconeri tra l'agosto e il settembre del 2016. E risalendo ancora, troviamo una doppia e prestigiosa prima presenza sia per Mandzukic che per Dybala, mattatori della finale di Supercoppa contro la Lazio nel 2015. Da argentino ad argentino, è Tevez che nel 2013 partecipa al poker contro la Lazio sempre in Supercoppa, nella quale si esalta anche il nuovo arrivato del 2012 Asamoah che di sinistro a Pechino infligge uno dei quattro colpi decisivi al Napoli per alzare il trofeo. Continuando a risalire si arriva all'inizio dell'era Conte e alla prima delle nove stagioni consecutive finora concluse con lo Scudetto: sia Vidal che Lichtsteiner, neobianconeri, sono sul tabellino dell'11 settembre 2011 con Pirlo a orchestrare le danze del primo di tanti successi. E così andando, negli anni precedenti, tra un Caceres e un Bojinov fino a trovare nomi del calibro di Ibrahimovic ed Emerson nel 2004 (rispettivamente Brescia e Djurgarden), Inzaghi nel 1997 ancora in una Supercoppa vinta col Vicenza, Vieri nel 1996 in Coppa Italia con la Fidelis Andria fino al 1990, a un giovanissimo Roberto Baggio che su punizione all'esordio sigla il gol della bandiera nella goleada che il Napoli di Maradona stavolta rifila alla Juventus, un 5-1 che per quella volta tinge la Supercoppa di azzurro.

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