Figc, Di Lello sulla Juve: "Multa ai bianconeri? Si è scelto di patteggiare"

Il procuratore aggiunto federale: "Il match col Napoli? La relazione degli ispettori è stata chiara, gli azzurri non hanno commesso nessun errore"
Figc, Di Lello sulla Juve: "Multa ai bianconeri? Si è scelto di patteggiare"© ANSA

NAPOLI - Marco Di Lello, procuratore aggiunto FIGC, ha commentato ai microfoni di Radio Punto Nuovo l'archiviazione del caso Juventus-Napoli: "Dopo la mancata partenza del 4 ottobre fu aperto un procedimento per comprendere se c’erano state delle violazioni. Quel procedimento si è concluso ieri, con la richiesta avanzata dal procuratore Chinè sulla base delle indagini che non avevano ravvisato alcuna violazione. Dopo la sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport, la valutazione è stata anche conseguenziale. Se fosse passata in giudicato la sentenza di Sandulli, la violazione sarebbe stata di ben altro tenore, probabilmente. Noi dobbiamo comprenderci: se una società viola il codice di giustizia sportiva è sottoposta a giurisdizione degli uffici giurisdizionali che tengono conto dei propri ordinamenti interni. Quando il Collegio di Garanzia dice che l’ordinamento interno non può andare incontro a quello statale, quando non è stata trovata nessuna violazione, non c’erano più violazione di muovere. Non è un atto dovuto, ma è evidente che quando c’è una sentenza di Cassazione dello Sport come il Collegio di Garanzia non puoi non tenerne conto".

Di Lello ribadisce il fatto che il Napoli non abbia sbagliato nulla: "L’ho detto prima. La relazione dei nostri
ispettori è molto chiara sul punto. Multare la Juventus? Io vi posso solo dire che già qualche settimana fa avevo indicato una strada possibile anziché probabile quella seguita dai club maggiori, che volgarmente viene chiamato patteggiamento, che si fa su piano pecuniario. Non mi permetto di entrare nel merito, possiamo dire che non è un’anomalia che riguarda la Juventus. Possiamo immaginare che sarebbe stata anche la strada che avrebbe scelto il Napoli in caso di contestazione e non archiviazione. In questi mesi la giurisprudenza emersa è che in caso di infrazioni minori non si vada oltre la sanzione pecuniaria".

Il covid potrebbe determinare il perdurare della sospensione dei tornei di categoria inferiori e l'annullamento dei tesseramenti: "Ovviamente noi ci auguriamo che questo non accada. Speravamo che già con questo dpcm ci fossero maggiori possibilità di far tornare la gente allo stadio, ma anche un modo di far tornare i giovani e i dilettanti in campo. Vedremo cosa dirà questo DPCM. Una delle ipotesi in campo è che si celebri solo il girone di andata e che quindi si assegnino premi e retrocessioni con un solo girone. Vedremo cosa deciderà il nuovo consiglio federale ad assumere le decisioni del caso. So che c’è un grande sforzo da parte della Lega. Dovreste rivolgervi più che a Sibilia, a Spadafora e al Governo. Non sarebbe convenuto mettere in sicurezza i giocatori delle categorie? Il problema sono i costi sul piano economico".

"Due euro per un tampone ad atleta? Io condivido in larga parte. I numeri non sono quelli. I tamponi andrebbero fatti almeno una volta a settimana, prima di ogni partita. Anche i due euro a partita per le società dilettantistiche sono costi importanti. La pandemia ha tagliato le gambe a parecchie società con sponsorizzazioni minori. Le società dilettantistiche hanno avuto molti problemi e grazie alla Lega Dilettanti hanno avuto 9 milioni. Quindi questo movimento è enorme e ogni intervento risulta rilevante ed è il motivo per cui avevamo chiesto al governo un sostegno. Io nel mio passato politico avevo fatto una proposta di legge per defiscalizzazione degli oneri per le società dilettantistiche, che era un modo anche per dare respiro alle società. Purtroppo quella normativa non ha avuto effetto”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video