Juve, decollo scudetto: gioco e intensità, ecco perché crederci

La Supercoppa ha rigenerato spirito e gambe dei singoli, mentre sta crescendo l’identità tattica. La parola d’ordine dello spogliatoio però è: «I conti ad aprile»
Juve, decollo scudetto: gioco e intensità, ecco perché crederci© Juventus FC via Getty Images

Tutto dura molto poco nel calcio del Covid: quelle poche certezze che si costruiscono, si sgretolano in pochi giorni. La Juventus, da domenica sera a domenica a pranzo, quindi in meno di una settimana, è stata travolta dall’Inter che aveva aperto una profonda crepa nelle speranze scudetto; ha vinto il primo trofeo della stagione battendo in modo convincente il Napoli e, infine, ha battuto il Bologna con una partita brillante, restituendo solidità al progetto del decimo titolo consecutivo. Due punti recuperati all’Inter, tre al Milan e, con la partita d’andata contro il Napoli da giocare, la classifica virtuale della Juventus vede la squadra al terzo posto con due punti di svantaggio sull’Inter e quattro sul Milan. I numeri sono la prima ragione per la quale la Juventus può credere allo scudetto. Potenzialmente i bianconeri gireranno la boa dell’andata a 39 punti. Con la quota scudetto che gli esperti hanno fissato a 84 punti, significa che la Juventus ne deve conquistare 45 nel ritorno. Il che significa prenderne solo 6 in più rispetto a un girone di andata nel quale i bianconeri hanno avuto molti inciampi.

La Juve ha una ragione in più per crederci

Ma se i calcoli scudetto iniziano a dare risultati coerenti, da ieri mattina la squadra di Pirlo ha una ragione in più per crederci: il modo di giocare. I bianconeri stanno dimostrando di assimilare un poco per volta le idee del tecnico e iniziano a metterle in pratica. Non c’è ancora la difesa alta, anzi altissima che Pirlo ha disegnato nei suoi progetti, ma la squadra ha iniziato ad aiutarsi reciprocamente e ad esprimere un gioco più verticale e propositivo. La presenza di Arthur a centrocampo ha aumentato il tasso di logicità nello sviluppo della manovra e soprattutto la precisione dei passaggi. McKennie e Kulusevski si sono ambientati alla velocità della luce. Cuadrado sulla corsia esterna sta diventando sempre più clamorosamente bravo nell’eseguire le due fasi. In più c’è Chiellini che nelle ultime quattro partite ha dimostrato di essere ancora... Chiellini.

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video