La Juve non vuole abdicare: ecco perché Pirlo crede nello scudetto

Risale il distacco dalla vetta, ma a favore dei bianconeri ci sono gli scontri diretti in casa e il recupero con il Napoli
La Juve non vuole abdicare: ecco perché Pirlo crede nello scudetto© Juventus FC via Getty Images

Inter detta la fuga, con il sorpasso al Milan per un campionato aperto. Apertissimo. Non capitava da tempo, abituati come eravamo a testa a testa oppure a monologhi, in cui l’unico nome a non mancare mai era quello della Juventus. Per questo, con i bianconeri scivolati in un quarto posto inusuale, è stato istruttivo vedere quanti sui social o nelle chat - in queste ore - si ponevano chi nel campo dei pessimisti e chi nel campo degli ottimisti. A vedere la classifica, la logica dice di stare dalla seconda parte. In questo momento, dai 50 punti dell’Inter ai 40 del terzetto Napoli, Atalanta e Lazio, tutto è possibile, in una Serie A che offre eque opportunità, giornata dopo giornata, alle prime sette della classifica. E a tutto questo, poi, la Juventus deve aggiungere anche una partita in meno, l’ormai famosa gara di Torino con il Napoli, che ha portato a un precedente mai visto in Italia: un match di ritorno (quello di sabato sera vinto dagli azzurri) disputato prima di quello di andata. Di cui non conosciamo ancora la data in cui verrà giocato. [...]

Fattori a favore e no

 Questo significa che per la Juventus il discorso decimo scudetto rimane un discorso fattibilissimo. Anche se il calcio dell’era Covid ha stravolto il fattore campo, i bianconeri disputeranno in casa i restanti scontri diretti (Atalanta esclusa), con l’Inter piazzata in una esaltante penultima giornata. Resta poi da giocare il già ricordato recupero con il Napoli che, in caso di vittoria, consentirebbe di intaccare il vantaggio delle rivali. E Pirlo può contare su un organico affidabile e ampio. Dall’altro canto il fatto di essere in corsa per diversi obiettivi renderà affollato il calendario rispetto a chi (l’Inter capolista, per esempio) ha come traguardo da tagliare solamente quello del campionato. Basti soltanto ricordare che la trasferta di mercoledì in casa del Porto per l’andata degli ottavi della Champions League sarà il decimo match nel giro di un mese. Un ritmo infernale che, inevitabilmente, può portare a prove non cristalline come quella di sabato sera in casa del Napoli, soprattutto quando vengono a mancare alcuni interpreti.

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