Kean, il rimpianto che può tornare alla Juve

Il fratello: "La Juve è la sua seconda casa e lui segue sempre la squadra"
Moise Kean (quest'anno in forza al Psg, ma di proprietà dell'Everton)© EPA

TORINO - Vederlo schiacciare di testa in porta contro il Barcellona al Camp Nou è stato un colpo al cuore e ha aumentato i rimpianti dei tifosi della Juventus: Moise Kean è cresciuto nel club bianconero, ha debuttato in Serie A e in Champions ai tempi di Max Allegri e nel 2019 è stato venduto all’Everton in Premier. Questione di plusvalenze e bilanci da sistemare, soprattutto, e di un cambio in panchina, anche se l’estate scorsa Fabio Paratici, che ha sempre creduto in Moise, ha cercato di riprenderlo in prestito visto che Andrea Pirlo lo avrebbe voluto nella sua rosa come centravanti di riserva, ma il ragazzo ha scelto per una questione di opportunità contrattuale il Psg dove, nonostante i fuoriclasse in squadra, si sta ritagliando spazio e sta ottenendo grandi soddisfazioni, con 25 presenze e 14 reti stagionali, compresa quella rifilata alla squadra di Messi martedì sera. La Juventus resta però sempre nel suo cuore, come ha rivelato il fratello Giovanni. "Continua a seguirla, è stata una seconda casa per lui, lo ha cresciuto e lo ha formato. È diventato quello che è adesso anche grazie alla Juve. Forse il club ha sbagliato a cederlo, ma alla fine a mio fratello è servito tantissimo andare all’estero".

 

Il ritorno

Mai dire mai, però, su un eventuale ritorno a Torino: dipenderà dall’evoluzione della stagione, se il Psg ingaggerà Messi, se l’Everton vorrà cedere definitivamente l’attaccante italiano e a quale prezzo. È ancora troppo presto per pianificare il futuro di Kean, ma prima di criticare la Juventus per una cessione troppo avventata occorre capire il momento in cui si è concretizzata. [...]

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