Trezeguet cuore Juve: dalla Serie B al rapporto con Del Piero

L'ex attaccante sul suo passato bianconero: "Ecco chi mi ha spiegato lo stile Juve". E su Calciopoli...
Trezeguet cuore Juve: dalla Serie B al rapporto con Del Piero© ANSA

David Trezeguet è stato il primo ospite di "To Talk", la prima edizione del nuovo format bianconero in cui, alcuni tifosi, nello specifico gli Juventus J1897 Member, hanno la possibilità di porre domande agli ospiti che risponderanno in video conferenza. L'ex attaccante della Juventus ha risposto ai quesiti raccontando il suo passato con la maglia bianconera e svelando quali sono i suoi rapporti con gli ex compagni di squadra. Trezeguet, che con la Juve ha segnato 171 gol, ha superato anche il record di Omar Sivori: “Si tratta del mio ultimo traguardo a livello sportivo. Partita contro l’Atalanta, vinciamo 5 a 2, dopo un contrasto mi arriva la palla e dopo quel gol riesco a superare Omar Sivori - le parole di David, che ha aggiunto: "Una leggenda, un personaggio molto amatao a livello calcistico, un calciatore che ha fatto la storia della Juve. Non hon avuto la fortuna di conoscerlo, ma ho capito che è stato un giocatore emblematico. Quando arrivi a questo traguardo capisci di aver scritto un pezzo di storia con la maglia della Juve”.

Trezeguet e l'arrivo a Torino

Trezeguet ha raccontato del suo arrivo a Torino e delle emozioni che ha provato: “Sono arrivato in una squadra molto competitiva, dove i titolari erano Del Piero e Inzaghi, una società dove i traguardi sono molto chiari dall’inizio: vincere, vincere sempre con continuità . Lo spogliatoio aveva giocatori di altissimo livello come Del Piero, Inzaghi e Zidane, gente che ha fatto una storia importante. Dopo ti ritrovi all’interno di una famiglia, è un’idea molto precisa della Juve, c'è un lato molto umano oltre quello calcistico. Spesso tanti campioni rimangono per molto tempo alla Juve perché sei in un posto importante, perché giochi per traguardi importanti.  Anche la città ti permette di vivere tranquillo e sereno, anche le famiglie. Prima della Juve mi avevano cercato sia la Lazio che la Roma. Io ho avuto dei personaggi di grande caratura che mi hanno spiegato cos’è la Juve: persone come Platini o Bettega. Deschamps, Zidane, Henry: tutti mi hanno spiegato cosa fosse la Juventus”.

Trezeguet, dal rapporto con i compagni all'addio alla Juve

“Io e Alessandro Del Piero, insieme, abbiamo fatto una storia unica. Siamo diventati la coppia più prolifica nella storia della Juventus. Questo è un traguardo molto importante per un giocatore straniero. Io in 10 anni ho conosciuto tutto della Juve, dai momenti belli a quelli più delicati, i cambiamenti . È stato un momento unico. Fuori dal campo stavo bene con Camoranesi: anche oggi continuiamo ad avere un rapporto stretto, abbiamo avuto una storia simile e condividiamo ancora moltissimo”. Mentre invece sul suo addio alla Juventus, ecco cosa ha raccontato David: “Sicuramente non è stato un momento semplice, sono andato via negli ultimi giorni di mercato. Questa non era la mia idea ma capivo che in quel momento c’era bisogno di un cambiamento. Poi è chiaro che si voglia restare alla Juve fino alla fine, perché quando vai in un’altra squadra capisci la professionalità del club”.

Sui giocatori più carismatici con cui ha giocato

"Ho avuto la possibilità di giocare con calciatori di un carisma mimportante, anche se la pensiamo tutti in maniera diversa, ma con lo stesso obbiettivo. Sono arrivato a 21-22 anni e sono arrivato in gruppo dove c'era gente più grande, con una certa idea, tipo Ferrara , Conte, Montero, che ti facevano capire subito dov'eri e cosa bisognava fare per vincere". Tra i tanti compagni con cui ha condiviso l'esperienza alla Juve, Trezeguez ha una menzione speciale per Ibra: "Ho visto arrivare anche Ibrahimovic, che mi ha sorpreso per la sua mentalità, il suo pensiero, le sue idee. Ho capito subito che era diverso sia tecnicamente che caratterialmente. Mi ha sorpreso in positivo. Io mi sono ritrovato nella Juve di Capello che era fortissima e c'erano giocatori con un valore aggiunto".

Il progetto Juve e l'Allianz Stadium

David Trezeguet non ha avuto modo di giocare all'Allianz Stadium con la maglia della Juve, ma ha rivelato quali sono le sensazioni che si provano ad avere uno stadio così: "Ho giocato allo Stadium in una partita di leggende contro il Boca, ma lo stadio era vuoto. Io credo sia per il pubblico che per i giocatori quando hai queste tribune così attaccate, come avviene negli stadi in glesi, ti carica di adrenalina. Per me la vicinanza del pubblico, soprattutto in Italia dove ci è sempre stata l'idea di uno stadio anni 80-90, è fondamentale. La Juve ha ridimensionato questa idea e molti ne sono rimati sorpresi. L'Allianz si, ti dà un valore aggiunto, una spinta.

Sull'episodio che lo lega maggiormente alla Juve e alcuni aneddoti del 2006

Trezeguet ha parlato anche di Calciopoli e di quale sia il ricordo che lo lega maggiormente alla Juve: “Il 2006 è stato un momento non semplice per tutti, si è trattato di un momento difficile, ma per quelli che sono rimasti si è sentita la stima della società e l’aiuto del pubblico. Sul lato emotivo sono cose che ti rimangono dentro. Io giro per il mondo come Brand Ambassador per la Juve e sento la stima dei tifosi per tutti quei giocatori che sono rimasti in Serie B. Abbiamo lasciato un segno forte verso la società, la città e verso i tifosi. Questo tipo di attaccamento verso la maglia della Juve è stato veramente forte e il pubblico ha un rispetto maggiore verso di noi”.

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