Juve, adesso l'imperativo è ripartire da Chiesa

Polemiche sui rigori, poi la punizione decisiva inventata. Ma il fallimento va oltre e stavolta coinvolge anche CR7
Juve-Porto, la delusione di Ronaldo per l'addio alla Champions

La Juventus ricominci da Federico Chiesa. E non solo dai suoi gol, ma dal suo spirito, dal suo carattere, dalla sua testa e anche dalla sua juventinità. Nella drammatica notte dell'eliminazione dalla Champions League, che apre una crepa profonda nella stagione bianconera, la speranza è tutta nei 23 anni di quello che ci ha creduto più di tutti, di quello che da solo ha tenuto in piedi speranze, che ha trascinato la squadra fuori dal pantano psicofisico nel quale ha, colpevolmente, iniziato la partita. Chiesa è un'eredità importante di una serata crudele e ingiusta, nella quale ancora una volta la Juventus deve lamentarsi per un arbitraggio non all'altezza della Champions League, che ha dato un rigore generoso al Porto, che ne ha negato uno netto su Ronaldo nei supplementari e si è completamente inventato la punizione con la quale il Porto ha segnato il gol della qualificazione.

Kuipers, errori gravissimi

Grave, gravissimo errore a questi livelli nei quali una qualificazione vale milioni di euro e c'è in ballo anche la credibilità della competizione. Intendiamoci, la Juventus non è uscita solo per l'approssimazione del mediocre signor Biorn Kuipers, ma con il rigore su Ronaldo e senza la punizione fischiata ingiustamente a Rabiot, racconteremo molto probabilmente la qualificazione della Juventus. Questo è un fatto.

Tutti gli approfondimenti su Tuttosport in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video