Agnelli: Pirlo resta. Ora è il momento della barra dritta

Il presidente ha parlato con il tecnico negli spogliatoi subito dopo la partita. Solo l’uscita dalla zona Champions può generare dubbi
Agnelli: Pirlo resta. Ora è il momento della barra dritta© Marco Canoniero

Andrea Pirlo lo sa: effettivamente, come immaginava già in tempi non sospetti, l’eliminazione agli ottavi di Champions - sia pure così inattesa - non incide in maniera decisiva sul suo futuro alla Juventus. Il presidente Andrea Agnelli glielo ha ribadito ancora ieri sera, a caldo, dopo l’inutile successo per 3-2 contro il Porto. E non è un caso che il tecnico bianconero abbia poi avuto modo di spiegare convintamente, davanti alle telecamere, che «no, il parallelismo con Maurizio Sarri non ha ragion d’essere. Non credo che Sarri sia stato esonerato a causa dell’eliminazione agli ottavi». Al di là della battuta di ieri con “Striscia la notizia” a margine del ritiro del Tapiro d’Oro («Ho mangiato il panettone, ora spero di mangiare la colomba») la linea in casa Juventus resta definita.

La scelta di puntare su Pirlo

La scelta di puntare su un allenatore giovane, ma di carisma, era (e resta) condivisa da tutti, ai piani alti e altissimi. Alcune difficoltà di adattamento dovute all’inesperienza erano state messe in conto, nonostante ovviamente si sperasse che potessero avere effetti assai meno nefasti. E peraltro nel cammino deludente espresso sino ad ora dalla Juventus hanno inciso in maniera netta alcune oggettive difficoltà sicuramente non imputabili a Pirlo: il secondo livello (ancor più massiccio) della “rivoluzione giovani” ha aggiunto inesperienza ad inesperienza. I calendari condensati causa Covid hanno di fatto reso inevitabile una malagestione delle risorse le quali, peraltro, sonon spesso state ridotte ai minimi termini da infortuni e lungodegenze (basti pensare a Dybala, a Chiellini, ad Arthur).

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