Ronaldo show, super tripletta!

La Juve si rialza a Cagliari dopo la delusione Champions: tre gol del portoghese in mezz'ora e Cagliari battuto. Non serve la rete di Simeone nella ripresa
Ronaldo show, super tripletta!© Juventus FC via Getty Images

Tre gol in mezz’ora abbondante a casa del Cagliari, dove il ragazzino classe ’85 non aveva ancora segnato: testa, destro, sinistro, il repertorio è completo e le 30 reti realizzate in 33 partite stagionali (23 in 23 di questa Serie A) certificano l’onnipotenza assoluta di Cristiano Ronaldo. E con tanti saluti a chi lo riteneva (e probabilmente lo ritiene ancora, visto che dalla delusione di Champions non si può tornare indietro) il vero problema di questa Juventus. Come no: mister 57 triplette - di cui tre con il bianconero indosso - è ancora qui tra noi e sarà il caso di goderselo fino all’ultimo giorno utile, anche da parte di chi gliene ha dette e scritte di tutti i colori nelle ultime centoventi ore.

Un uomo solo al comando

Nella Juve si rivede Chiellini accanto a De Ligt: cuore della difesa, dunque, ribaltato rispetto al match con il Porto. Pirlo a centrocampo rimette Danilo in mezzo (Arthur non c’è, entrerà nel finale) dopo la buonissima esibizione contro la Lazio e tra ali e attaccanti li schiera tutti titolari per la prima volta: Kulusevski, Chiesa, Morata e naturalmente Cristiano Ronaldo. Il Cagliari, che con Semplici è ancora imbattuto in Serie A, va subito sotto al 10’ su azione d’angolo: calcia Cuadrado, capocciata del portoghese senza opposizione alcuna da parte della difesa rossoblù (Nandez paga la differenza in quota) e l’1-0 va in bacheca, assieme al gol numero 768 dell’infinita carriera di CR7. Chiesa, ancora una volta, è in fiducia ed è un vero peccato che Morata non sfrutti il regalino del compagno tirando addosso a Cragno. Ma il bis bianconero è dietro l’angolo, a maggior ragione se i rossoblù lasciano campo aperto agli avversari. Ronaldo, su assist di Alvarito, anticipa Cragno che però lo mette giù in area di rigore: il portoghese firma il 2-0 in scioltezza dopo 24 minuti e mezzo. Il 4-4-2 della Juve regge bene, con Danilo che spesso e volentieri s’abbassa, ma il Cagliari non ha paura e nelle ripartenze prova a spaventare i campioni d’Italia. Solo che Ronaldo è in una di quelle serate in cui pratica un altro sport: il 3-0 dopo la mezz’ora è una sassata di sinistro che elude la scivolata di Rugani e piega la mano destra di Cragno. A corredo, ma non troppo, da parte di CR7: un ringraziamento silenzioso rivolto all’assistman Chiesa, più l’esultanza polemica con un orecchio rivolto alla telecamera. Come dire: criticoni, dove siete? Avete visto? Non vi sento. Adesso Romario trema: 772-770 reti in carriera, Pelé già superato senza discussioni. L’unica altra emozione prima dell’intervallo è l’uscita di Alex Sandro: il brasiliano sente dolore e per un guaio muscolare la sua partita finisce qui, con Bernardeschi che gli dà il cambio.

La fame di Cristiano

Partita a senso unico nel primo tempo, lampi di Cagliari nel secondo con Szczesny impegnato per due volte in un minuto: Duncan su punizione e Marin stuzzicano i riflessi del polacco. Simeone, al quarto gol in carriera contro la Juve, sigilla l’1-3 allo scoccare del quarto d’ora con un guizzo a centro area su assist di Zappa che aveva lasciato Bernardeschi sul posto, sfruttando l’ottimo movimento di Joao Pedro. Un po’ i bianconeri ancora in vantaggio mollano nell’intensità e nell’attenzione, un po’ i sardi provano a prendere campo, ma lo sbilancio di forze sul prato della Sardegna Arena resta chiaro, tanto più che Nainggolan dimostra di avere il piede tutt’altro che caldo. L’1-4 salta perché Rabiot non ha fortuna, mentre è sempre Ronaldo il più affamato di tutti, il destro del portoghese sfiora l’incrocio dei pali. Via alla giostra dei cambi: nel Cagliari si rivede l’ex bianconero Asamoah, mentre Pirlo cambia Chiellini e Morata con Bonucci e McKennie. Non succede quasi nulla fino a un’altra doppia sostituzione, quando Frabotta e Arthur rivelano Cuadrado e Chiesa. Nel finale Gaston Pereira prova a riaprirla, ma non centra il portone e Ronaldo all’ultimo istante grazia Cragno. Il 3-1 è storia, la rincorsa della Juve all’Inter prosegue. Ronaldo se ne torna a casa con il pallone della tripletta: per oggi può bastare così.

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