Cristiano Ronaldo, ecco perché è più facile che resti alla Juve

Le pretendenti fanno i conti: ma crisi e agevolazioni fiscali italiane rendono più difficile fare offerte all’altezza
Cristiano Ronaldo, ecco perché è più facile che resti alla Juve© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Non ci sono soltanto questioni tecnico tattiche alla base dei destini della Juventus e di Cristiano Ronaldo. Il conto che si fa, e si farà, non è esclusivamente relativo ai gol (tanti, tantissimi) realizzati. Bensì, anche, di stampo prettamente economico. Dei soldi guadagnati, guadagnabili, spesi, risparmiati. E sono tanti, tantissimi. Anche in questo caso. Ronaldo, del resto, si sa: non è soltanto un calciatore. E’ ben oltre. E’ un brend, un’azienda, un marchio. Pertanto incassa financo più grazie alle sue attività parallele (la catena alberghiera, le cliniche tricologiche, le partnership commerciali, le sponsorizzazioni, i social) che non grazie al pur sontuoso ingaggio che percepisce alla Juventus (31 milioni netti). E’ chiaro che così come un peso, queste considerazioni, l’hanno avuto al momento di trovare nuova destinazione dopo il Real Madrid, un peso l’avranno anche ora. Un ruolo non decisivo, per carità (ché sennò CR7 sarebbe andato in Cina o a Dubai, ai tempi).

Real Madrid, Manchester United e Psg sognano Ronaldo

Ma, comunque, un ruolo. Forse, soprattutto, un peso per chi come il Real Madrid - e lo United o il Psg - vorrà provare a tentare Ronaldo. Questi club dovranno inventarsi qualcosa di allettante per essere concorrenziali dal momento che non potranno appoggiarsi su certe tassazioni favorevoli che invece ci sono in Italia. In Francia, ed esempio, per chi si trasferisce dall’estero, c’è la possibilità di esentare fino al 50% dell’imposta sul reddito francese. Ma in Spagna, in Inghilterra, in Germania no.

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