© Marco Canoniero
TORINO - Con il ginocchio, con il suo ginocchio (sinistro per l’occasione), non si scherza. Ma questa volta non dovrebbero sorgere ulteriori problemi: né dolori né complicanze che possano mettere a rischio il suo recupero quanto meno per la panchina tra una settimana nel derby. Sì, Paulo Dybala sorride e non è una novità per chi non ha mai perso l’ottimismo neppure nei momenti più complicati, che negli ultimi due mesi e mezzo non sono mancati, a partire da quel maledetto 42° minuto del primo tempo di Juventus-Sassuolo, 10 gennaio 2021. Gli avevano sussurrato che in una ventina di giorni sarebbe tornato e invece nulla, poi la previsione s’è ripetuta con successivo nulla di fatto, fino ai giorni che precedono la Pasqua. Tanto che la vigilia, il Sabato Santo, sarà appositamente ribattezzata come il dì della Joya.
Dybala alla Continassa
Ieri, come due giorni fa, Dybala si è presentato alla Continassa per svolgere il consueto lavoro personalizzato, che però ha un significato diverso nell’arco dell’attuale sosta. Perché Paulo non si allena a parte mentre il resto del gruppo è impegnato altrove: il gruppo, appunto, è ristretto ai sudamericani e ai reduci da infortuni e il rientro dell’argentino è considerato imminente. Il legamento collaterale del ginocchio l’ha fatto penare, ogni volta in cui provava a effettuare i classici cambi di direzione il dolore si ripresentava e ogni volta occorreva fermarsi per evitare guai ulteriori. E in questo lasso particolarmente lungo di tempo le visite a Barcellona dal professor Ramon Cugat e ad Innsbruck da Christian Fink, altro luminare in materia, hanno contribuito anche a rasserenare l’animo un po’ inquieto di chi non vede l’ora di riempire le proprie giornate con ciò che sa fare meglio.
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