Juve, prove di un nuovo Bentancur: la mossa di Pirlo

Il tecnico bianconero sta cercando di riportare l’uruguaiano al centro della sua idea di gioco: «Se gli manca sicurezza perde lucidità». La precisione nei passaggi, i recuperi, gli assist, persino i falli commessi ridotti al minimo: così Rodrigo può svoltare
Bentancur - Uruguay© FOTO MOSCA

La tentazione, suffragata dai buoni riscontri di mercoledì nel recupero contro il Napoli (ottimi, per certi aspetti, se confrontati con la versione di Juve ammirata contro Benevento e Torino), è quella di cambiare il meno possibile senza stravolgere nulla. Vero, s’è giocato appena tre giorni fa, ma il trend del prossimo futuro - a parte i turni infrasettimanali che mancano - è chiaro: una partita a settimana, in linea di massima. Così Andrea Pirlo studia eventuali cambiamenti dettati dalla contingenza, qualora per esempio Chiellini non riesca ad accollarsi tre gare di fila in nove giorni, puntando forte sul rientro dell’ex positivo Demiral nell’attesa che i nuovi tamponi diano l’esito sperato a Bonucci e Bernardeschi. Il tecnico bianconero, fosse per lui, toccherebbe quasi nulla della squadra che ha battuto il Napoli, a parte lievi aggiustamenti: confermerebbe Danilo terzino destro, magari reinserirebbe Szczesny al posto di Buffon, valuterebbe l’innesto di Dybala accanto a Cristiano Ronaldo. Ma il vero punto fermo da cui all’allenatore non dispiacerebbe ripartire sarebbe Cuadrado alto a destra, con Chiesa sull’altra fascia.

Bentancur confermato in mezzo

E probabilmente con Bentancur confermato in mezzo. Anche se quella in corso non è esattamente l’annata più fertile per l’uruguaiano, alle prese con prove buone e meno buone, con la positività al Covid - tra i vari problemi di una stagione così così - che ha parzialmente frenato il tentativo di ricavarsi uno spazio stabile nell’undici di Pirlo. Rodrigo con il Napoli è andato oltre la sufficienza, tra palloni ben distribuiti e altri strappati agli avversari, sicuramente dando ascolto alle indicazioni del tecnico che mercoledì gli chiedeva spesso e volentieri di farsi vedere, di non nascondersi, o peggio: di non giocare di spalle rispetto a chi gli dettava il passaggio.

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