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Ci sarà una fetta importante del prossimo mercato bianconero, domani sul prato del Gewiss Stadium di Bergamo. Non tanto e non solo perché tra i giocatori dell’Atalanta c’è uno dei terzini sinistri che piacciono di più alla Continassa, Robin Gosens. Ma anche e soprattutto perché, per quanto la corsa alla qualificazione alla prossima Champions resterà comunque aperta, i tre punti in palio nello scontro diretto contro la Dea la condizioneranno. E l’esito di quella corsa cambierà il mercato bianconero. Lo cambierà per due motivi: uno economico, perché non qualificarsi significherebbe rinunciare più o meno a un’ottantina di milioni, e uno di immagine, perché giocare la Champions è un requisito quasi indispensabile per attrarre campioni. O trattenerli: la mancata qualificazione porterebbe quasi certamente all’addio di Cristiano Ronaldo. Con il rischio, per giunta, di non poter sfruttare adeguatamente la cifra risparmiata tra ingaggio e ammortamento per sostituirlo con altri campioni: un Pogba, per fare un esempio non casuale, non tornerebbe a Torino a 28 anni senza la Champions.
Juventus, Champions indispensabile
Una Juventus ancora nell’élite europea, invece, potrebbe molto probabilmente contare ancora sui gol (tanti, è bene ricordarlo) di CR7 e di sicuro rappresenterebbe un approdo gradito ad altri campioni. A cominciare proprio da Pogba. Per raggiungerli, poi, servirebbero fantasia e operazioni creative, come a qualsiasi club in questo frangente, ma intanto sarebbero raggiungibili. Il francese probabilmente solo attraverso uno scambio con Dybala, se con la Joya non si arriverà al rinnovo. Circostanza in cui la Juventus potrebbe anche imbastire lo scambio con il Paris Saint-Germain, per Icardi (ingaggio molto più abbordabile di quello del Polpo).
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