Atalanta-Juve, l'analisi tattica e la mossa di Pirlo

I bianconeri ritrovano una Dea mutevole, che nelle ultime uscite ha saputo pungere cambiando il consueto 3-4-1-2 in un altrettanto pericoloso 4-2-3-1
Atalanta-Juve, l'analisi tattica e la mossa di Pirlo© Juventus FC via Getty Images

La fortunata metafora di Pep Guardiola - «Giocare contro l’Atalanta è come andare dal dentista» - non basta più. Perché se prima chi preparava la partita contro la squadra di Gian Piero Gasperini sapeva cosa aspettarsi, ora giocare contro la Dea è come andare in uno studio dentistico con due dottori, senza sapere con quale si avrà a che fare. Varato per necessità - la contemporanea indisponibilità di tutti gli esterni - e per virtù - sfruttare uno in più dei talenti offensivi - il 4-2-3-1 varato il 21 marzo contro il Verona ha convinto Gasperini, che lo ha confermato contro Udinese e Fiorentina e potrebbe farlo anche domani. «Possiamo schierarci come meglio crediamo - ha confermato ieri - È una forza, possiamo esprimerci con assetti diversi. Poi la valutazione va fatta in base all’avversario». L’avversario, la Juventus, ha spesso incontrato qualche difficoltà nel pressare la costruzione di una difesa a tre, ma è un aspetto in cui sta crescendo.

La doppia opzione di Gasperini

Un’Atalanta schierata con il 3-4-1-2 (o 3-4-2-1) potrebbe creare problemi ai bianconeri in ampiezza: sia ripartendo e sfruttando il cambio di assetto juventino dalla difesa a tre in fase di possesso a quella a quattro in fase di non possesso (ma Andrea Pirlo potrebbe anche scegliere un 4-4-2 puro in ogni fase); sia a difesa schierata, facendo inserire l’esterno alle spalle del terzino bianconero che stringe (vedi il gol di testa di Gosens alle spalle di Cuadrado, che aveva stretto su Toloi, nella partita d’andata dello scorso campionato). Armi d’altra parte consuete per l’Atalanta. L’utilizzo del 4-2-3-1 limiterebbe un po’ (ma solo un po’) la spinta offensiva dei terzini atalantini, però alzerebbe il tasso tecnico in attacco. E complicherebbe la vita ai quattro difensori bianconeri, alle prese con Zapata supportato da Malinovskyi (o Ilicic), Pessina (o Pasalic) e Muriel.

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