Juve, Pirlo è blindato ma deve qualificarsi in Champions

Brucia il ko di Bergamo, ma la prestazione è stata positiva
Juve, Pirlo è blindato ma deve qualificarsi in Champions© ANSA

Il risultato (negativo) non rispecchia la prestazione (seria) e non si può certo incolpare Andrea Pirlo se un tiro di Malinovskyi all’87’ carambola su Alex Sandro spiazzando Szczesny. Motivo per cui alla Continassa, dove in questi mesi hanno difeso il tecnico anche quando avrebbero potuto scaricargli addosso qualche responsabilità, continuano a ribadire che l’ex regista bianconero è - e sarà - l’allenatore dei campioni d’Italia. La sconfitta brucia e la classifica non può far dormire sonni tranquilli dopo il sorpasso dell’Atalanta al terzo posto e gli avvicinamenti di Napoli (a meno 2) e Lazio (a meno 4, ma con una partita da recuperare).

Juve ottimista, il club blinda Pirlo

La Juventus, però, è ancora quarta e se finisse la stagione adesso sarebbe qualificata alla prossima Champions. Ma più che questa considerazione, che comunque non è un dettaglio, sono i segnali delle ultime partite a trasmettere ottimismo ai dirigenti juventini, che con grande coerenza progettuale stanno sostenendo Pirlo in tutto e per tutto. Le prossime sette partite saranno fondamentali per il finale del campionato (in mezzo l’ultimo atto di Coppa Italia sempre con l’Atalanta) e di conseguenza anche per il destino del bresciano. Come ripete da un po’ lo stesso Pirlo, che non è soddisfatto dei risultati e sa benissimo che con un po’ più di attenzione (da parte dei giocatori) e di praticità (da parte sua) la Juventus sarebbe ancora in lotta per lo scudetto, «se ne perdi dieci è giusto che vai a casa».

Sette tappe in Serie A

Adesso, escludendo la finale di Coppa Italia, mancano sette tappe in Serie A. I bianconeri non hanno un calendario semplice (mercoledì il Parma, poi Fiorentina, Udinese, Milan, Sassuolo, Inter e Bologna), ma paradossalmente la sconfitta di Bergamo ha confermato - forse anche di più della vittoria sul Genoa - che Pirlo e i suoi giocatori sono in ripresa dal punto di vista dello spirito, dell’intensità e della solidità. A Bergamo la Juventus non ha fatto faville, ma era in emergenza e di fronte aveva una squadra di livello europeo. La prestazione è stata seria e la gara è stata in grande equilibrio fino alla fine. Probabilmente il risultato più giusto sarebbe stato lo 0-0 o l’1-1. E non va dimenticato che Pirlo non aveva a disposizione Cristiano Ronaldo, mister 32 gol stagionali, e soprattutto non era munito di cambi offensivi di qualità, armi che invece Gasperini ha potuto sfruttare per rinfescare il finale dei suoi. Senza contare che Morata in questo momento è lontano dalla forma migliore.

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