Juve, Agnelli sotto attacco ma resiste: che succede adesso

Mentre il mondo del calcio lo bersaglia, il presidente bianconero si concentra sul finale di stagione: e i bookmakers lo danno favorito per restare al comando
Juve, Agnelli sotto attacco ma resiste: che succede adesso© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

Da tre giorni è il bersaglio più colpito del mondo del calcio, travolto da un tsunami mediatico senza precedenti e additato come il più colpevole (e riprovevole) fra i dodici della Superleague. Non si può dire che Andrea Agnelli non stia espiando pubblicamente il fallimento del progetto, che ha condiviso con altri undici manager e proprietari firmatari del medesimo documento, tuttavia colpiti solo di striscio dall’indignazione generale. Doveva aspettarselo, tra tutti era l’unico a ricoprire incarichi nelle istituzioni, che ha cercato di scavalcare con la Superlega, e ad avere rapporti di fiducia con quasi tutti i club esclusi dal progetto, che ora si sentono traditi.

Si dedicherà solo alla Juventus

Nel mezzo di una tempesta perfetta, Agnelli tiene comunque duro. Incassa gli schiaffi e aspetta che si abbassi la marea emotivo-mediatica di questi giorni per capire se riusciranno a emergere i problemi che la Superleague ha messo sul tavolo, seppure all’interno di una bomba esplosa nelle mani chi la voleva lanciare. Intorno alla Juventus si snoda questo momento cruciale della sua carriera di manager nel calcio. La portata della sconfitta politica è tale che diventa difficile pensare che, in tempi brevi, possa esserci spazio per Agnelli in seno alle istituzioni che fino a domenica sera guidava (l’Eca) o di cui faceva parte (l’esecutivo dell’Uefa). Da qui alla fine della stagione, dunque, si dedicherà alla Juventus.

Le quote dei possibili presidenti

Lo spettro di un cambio al vertice della società, tuttavia, continua ad agitarsi intorno alla Continassa. Tant’è che anche i bookmaker si divertono a dare le quote e quella più bassa è per la conferma di Andrea alla presidenza che vale appena 1,5 (meno di quanto pagava della vittoria della Juventus sul Parma), poi c’è il cugino Alessandro Nasi a 2,50. Evelina Christillin, appena rieletta nel Consiglio Fifa, è l’altro nome caldo, a 5 ma lei stessa smentisce scherzandoci anche sopra ("No grazie"), mentre il subentro a sorpresa di John Elkann pagherebbe 7,50. Alessandro Del Piero entra in lista, sebbene a 10. C’è poi Marcello Lippi quotato a 40,00. Identica l’offerta per il ritorno di Giuseppe Marotta, e per il presidente onorario Franco Grande Stevens, a cui segue Pavel Nedved a 50 volte la posta.

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