Juve, c'è un dato che può pesare nella volata Champions

I bianconeri hanno raccolto solo 25 punti in trasferta. E nelle ultime 5 giornate giocheranno 3 volte fuori casa
ANDREA PIRLO (36 anni, 3 mesi e 15 giorni) il 3 settembre 2015 in Italia-Malta 1-0© Marco Canoniero

Juventus, abbiamo un problema. Non è l’unico in questa stagione, fatta di tanti “vorrei ma non posso”, ma è sicuramente quello più impellente nelle ultime cinque giornate di campionato: si chiama trasferta. I numeri parlano chiaro. Su sedici partite finora disputate fuori casa, i bianconeri ne hanno vinte 6, pareggiate 7 e perse 3. Avendone a disposizione ancora tre, questo significa che per la prima volta non concluderanno in doppia cifra alla voce successi, come era invece regolarmente accaduto dal 2011-12, l’annata che aveva avviato il ciclo dei nove scudetti consecutivi. Un bilancio che appesantisce ancor più la classifica, visto che a fare da contrappeso non c’è stato l’abituale irresistibile cammino casalingo. In passato l’Allianz Stadium è stato sempre un fattore in più nella corsa verso il titolo, basti ricordare le 19 vittorie su altrettanti incontri nel 2013-14, ultimo anno di Antonio Conte (il tecnico che invocava sempre la “bolgia” del tifo come dodicesimo giocatore), nel campionato concluso con 102 punti. Quest’anno non è stato così, dentro e fuori, per 66 punti in classifica e un sonoro -11 rispetto a Maurizio Sarri 2019-20, quello che era già considerato un bottino non all’altezza.

Lotta senza prigioneri

Si tratta di un rendimento che rende preoccupante il presente e il futuro. Perché la Juventus è impegnata in una lotta senza prigionieri per raggiungere uno dei tre posti ancora disponibili per la prossima Champions League, un testa a testa in cui ci sono squadre che stanno viaggiando ad altissimi livelli (vedi Atalanta, Napoli e Lazio) e altre che segnano il passo (il Milan, oltre ai bianconeri). E in questa situazione di grandi fatiche, gli uomini di Andrea Pirlo sono attesi da ben tre incontri fuori casa nei cinque che restano. Si comincia domenica in casa dell’Udinese, poi il turno infrasettimanale a Reggio Emilia contro il Sassuolo e infine l’ultima giornata a Bologna. Per questo serve un cambio di passo deciso lontano da Torino per poter tenere testa a una controparte famelica e chiudere tra le prime quattro del campionato.

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