Juve, volata Champions: scossa o sono guai

Cosa accade nello spogliatoio che deve ritrovare lo spirito andato perduto dopo il Porto. Scopri i dettagli
Juve, volata Champions: scossa o sono guai© Juventus FC via Getty Images

Al netto di qualsiasi considerazione tattica e di qualsiasi valutazione tecnica sui singoli, la Juventus tentennante degli ultimi mesi ha smarrito l’anima agonistico e quello spirito che dovrebbe rendere feroce l’atteggiamento nello scorcio finale di questa stagione. L’abulia del primo tempo di Firenze ha esposto una squadra che non riesce più a essere squadra, ma solo formazione. E questo è il problema più grave e urgente per Andrea Pirlo che, in meno di un mese, ha sei partite, cinque di campionato e la finale di Coppa Italia per raddrizzare la stagione. Un tempo certamente non sufficiente per imprimere una svolta tattica, un tempo nel quale diventa quindi fondamentale riavviare lo spirito che nella prima parte della stagione aveva consentito di procedere in modo più convincente.

Dopo l'eliminazione contro il Porto qualcosa si è rotto

La squadra, che ha affrontato problemi fin dall’inizio della stagione, ma per i primi mesi si erano viste più compattezza morale e unità di intenti. Quella che aveva consentito alla Juventus di vincere la finale di SuperCoppa Italiana contro il Napoli a pochi giorni dalla brutta sconfitta contro l’Inter, di battere il Milan capolista a San Siro, di eliminare l’Inter dalla Coppa Italia. Tra gennaio e l’inizio di febbraio era sbocciata la speranza che Pirlo avesse finalmente svoltato. Poi è arrivata la bruciante eliminazione dalla Champions League contro il Porto, in due partite che hanno evidentemente prosciugato lo spogliatoio delle energie morali fra l’umiliazione degli errori dell’andata e la frustrazione per il rocambolesco andamento della gara di ritorno.

Da lì in poi qualcosa si è rotto, i risultati in campionato nel frattempo avevano compromesso l’inseguimento scudetto, e la sconfitta casalinga contro il Benevento hanno definitivamente disintegrato lo spirito all’interno dello spogliatoio bianconero. Ed è proprio da quei cocci che deve ripartire la Juventus. Serve una scossa forte, perché la squadra deve fronteggiare la brutale realtà del fallimento, magari selezionando chi ne ha maggiore consapevolezza rispetto a chi, negli utlimi tempi, non sembra aver capito fino in fondo cosa sta succedendo e, soprattutto, cosa può succedere.

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