Pirlo: "Siamo arrabbiati, non voglio vedere rassegnazione". E su Ronaldo...

Il tecnico della Juve alla vigilia della sfida contro il Sassuolo: "CR7 riposa? Decideremo dopo l'allenamento. Mi aspetto un riscatto da parte di tutti, non solo Dybala"
Pirlo: "Siamo arrabbiati, non voglio vedere rassegnazione". E su Ronaldo...© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Conferenza di vigilia di Sassuolo-Juventus, Andrea Pirlo lo dice chiaro e tondo di non aver perso le speranze. “Io di carica ne ho tanta: siamo arrabbiati, incazzati. Non voglio vedere rassegnazione. Siamo a un punto dalla Champions e abbiamo il dovere di crederci fino alla fine. Dobbiamo dare tutto noi stessi. Essendo nel calcio da tanti anni ne ho viste di tutti i colori: ci deve essere grande positività. Dopo il ko con il Milan c'era grande delusione, in noi, ma abbiamo ancora tre partite. Abbiamo il dovere di crederci fino alla fine”. Poi però specifica: “Grinta? È una parola che nel calcio esce spesso, ma non credo che sia la cosa fondamentale. Io ho sempre chiesto un atteggiamento diverso: a volte bisogna avere bava alla bocca, un fuoco che ti brucia dentro e c'è un momento in cui bisogna cercare di raggiungere il risultato a qualunque costo, ma parlare solo di grinta mi sembra ridicolo. Lo si diceva 50 anni fa, ma adesso non basta”. Ecco così altro servirebbe: attenzione. “Gli ultimi gol li abbiamo presi quasi tutti in situazioni in cui non siamo stati concentrati, è stata questione di attenzione. O di falli stupidi prima del gol: frutto di errori commessi che poi ti portano a fare rincorse”.

Sassuolo-Juve. la formazione

“Ronaldo riposa? Ronaldo ne giocate tanto partite e le ha fatte bene, ha fatto tanti gol. Decideremo il da farsi dopo l'allenamento. Domani è una partita importante per noi. Spero di avere tutti a disposizione. Mi aspetto un riscatto di Dybala, in campo? Io mi aspetto un riscatto da tutti, non solo quello di Dybala. Tutto dovranno onorare questa maglia prestigiosa. Danilo ha recuperato, anche Arthur potrebbe partire dall'inizio”.

Passato e futuro

“Quando dico che avevo un progetto e mi sono dovuto adattare, mi riferisco a cause interne date da infortuni, Covid. Posto che comunque non puoi avere 30 giocatori come vuoi te e che oltretutto magari ti fai una idea, all'inizio, e poi lavori con i giocatori e quell'idea la cambi. L'allenatore deve essere bravo ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori. Sul mercato c'è sempre stata sintonia con la società: avevamo pensato di fare qualcosa per mettere un attaccante in più a gennaio, perché eravamo un po' corti con l'infortunio di Dybala, ma non c'è stata occasione di intervenire. Quanto alle voci sui summit, sulle liti interne... Io non li commento neanche, questi gossip e queste cose inventate. Dobbiamo lasciare da parte le cose inventate e non dobbiamo neanche farci distrarre da cose esterne: le frasi di Gravina, ad esempio. Noi dobbiamo pensare ai risultati. Vale anche per me, per le voci sulla mia riconferma: io cercherò di fare sempre il meglio e poi vedremo. sapendo che la Juventus viene prima di tutto: degli allenatori, dei giocatori”.

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