Juve, Morata: "Del mio futuro non so niente. Sono tranquillo"

L'attaccante si prepara a vivere un'Europeo da protagonista con la sua Spagna. Poi parla dell'addio di Zidane al Real Madrid e del rapporto con Cristiano Ronaldo
Juve, Morata: "Del mio futuro non so niente. Sono tranquillo"© Marco Canoniero

Chiusa la stagione con la Juve con 20 gol e 12 assist in 44 presenze, Alvaro Morata si prepara a vivere un'Europeo da protagonista con la sua Spagna (i lusitani sono nel Gruppo E insieme a Svezia, Polonia e Slovacchia). L'attaccante madrileno è intervenuto ai microfoni di Radio MARCA, dove ha parlato anche del suo futuro: "Non lo so dove giocherò. Sono qui. Juanma (il suo rappresentante ndr) è quello che si occupa di tutto. Non ho notizie e domani mi chiamerà e mi dirà: 'devi giocare qui'. Abbiamo una casa a Madrid e lì stiamo molto bene. Negli ultimi 6-7 anni è l'estate in cui sono più calmo".

Morata pronto all'Europeo con la Spagna

Poi passa a parlare del capitolo Nazionale e del prossimo Europeo (11 giugno-11 luglio): "È stato un anno complicato. Alla fine in Nazionale la stagione non conta. L'importante è che tu abbia fatto bene per l'allenatore. Ho lavorato con la mia squadra tutto l'anno e non vedevo l'ora di essere qui. Pensiamo tutti di avere molte opzioni. Sono felice di essere qui". Morata porterà sulle spalle la numero 7. Un numero pesante dalle parti di Madrid: un orgoglio e anche una responsabilità. Sono cresciuto vedendo attaccanti che hanno indossato quel numero e sognando di indossare la maglia della Spagna con quel numero. Mi motiva molto". L'attaccante della Juve commenta così l'assenza di Sergio Ramos e degli altri calciatori del Real Madrid: "È un peccato che non fosse al top o che la decisione di Luis Enrique sia stata quella. Lo amiamo molto e ricordiamo tutti quelli che non ci sono. Ma dobbiamo andare avanti".

Morata sull'addio di Zidane al Real Madrid e il rapporto con Cristiano Ronaldo

A proposito del divorzio tra Zidane e il Real Madrid ammette: "Lo rispetto molto. Con me si è comportato meravigliosamente e ogni volta che lo incontro inizio a chiacchierare con lui. Gli auguro il meglio. La verità è che non mi interessa molto di quello che succede al Real Madrid. E io personalmente gli auguro il meglio". Poi sul rapporto speciale con CR7: sempre stato buono. È vero che quando eravamo a Madrid la differenza di età si notava un po' di più. Io ero più un bambino e in diverse cose della vita divergevamo. Ricordo in un preseason che mi ha regalato un iPhone e mi ha trattato alla grande. Capisco che in quel momento volevo giocare con un altro compagno per pretendere il massimo. Adesso gli parlo di tutto. È come uno zio molto colto, che racconta tanti aneddoti. All'ultima cena di squadra si parlava di cibo e nutrizione e ci ha chiesto qual era il record di una persona senza mangiare. Nessuno lo sapeva e siamo rimasti sorpresi perché sa tutto. Gli piace leggere e imparare".

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