Super League: l'Uefa sospende il procedimento contro Juve, Real e Barça

Decisione della Commissione d'Appello dell'Uefa, molto probabilmente in seguito alla notifica della misura cautelare del Tribunale di Madrid e in attesa di un giudizio della Corte Europa
Super League: l'Uefa sospende il procedimento contro Juve, Real e Barça© ANSA

TORINO - «A seguito dell’apertura di un procedimento disciplinare contro FC Barcelona, Juventus FC e Real Madrid CF per una potenziale violazione del quadro normativo UEFA in relazione al progetto della cosiddetta “Superlega”, la Commissione di Appello UEFA ha deciso di sospendere il procedimento fino a nuovo avviso». Il comunicato dell'Uefa, per il momento, non aggiunge dettagli alla decisione, ma - di fatto - chiarisce che Juventus, Real e Barcellona per ora non rischiano nulla, quindi neanche la partecipazione alla prossima Champions League che non dovrebbe essere pià in dubbio. Il condizionale è d'obbligo perché nel comunicato si parla di «sospensione», ma è lecito attendersi che i tre club ricominceranno la stagione in Europa.

Perché sospendono

La ragione per la quale l'Uefa ha sospeso il giudizio, infatti, è molto probabilmente legata all'iter giuridico che la Super League sta portando avanti in sede extra sportiva. Nei giorni scorsi il Ministero della giustizia Svizzero aveva infatti notificato a Uefa e Fifa la misura cautelare del Tribunale commerciale di Madrid che diffidata le due istituzioni di sanzionare i club che avevano ideato il progetto Super League, giudicato assolutamente lecito dallo stesso Tribunale. A questo punto l'Uefa poteva opporsi a quella misura (ma con un dibattimento presso lo stesso Tribunale, a Madrid, quindi con il rischio di perdere) oppure in caso di sanzioni sarebbe andata incontro a conseguenze a livello di civile (riscarcimenti chiesti dai club in caso di esclusione dalle Coppe) e anche a livello penale per i giudici che avrebbero firmato la sanzione.

Cosa succede ora

A questo punto l'Uefa ha deciso di sospendere il procedimento per non correre rischi. E la vicenda è davanti a un bivio: da una parte l'inizio di una "trattativa di pace" con un tavolo intorno al quale tornare a discutere di eventuali riforme della Champions; dall'altra l'attesa che la Corte di Giustizia dell'Unione Europa si pronunci sull'argomento. Una domanda pregiudiziale era stata formulata dallo stesso Tribunale Commerciale di Madrid alla Corte, che potrebbe emettere una sentenza tra dicembre e gennaio. Allora, la decisione sarebbe definitiva per entrambe le parti (e potrebbe comportare anche una rivoluzione delle istituzioni calcistiche, qualora fossero riconosciute, come sospettano a Madrid, dei monopoli che abusano della loro posizione).

La tregua

Al momento, comunque, resta la tregua che è un'eccellente notizia per i club e anche per l'Uefa che può pensare alla prossima Champions senza il rischio di ricorsi e richiesta danni. Poi si spera che nelle prossime settimane o mesi prevalga il buon senso e il compromesso.

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