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Prime prove di vera Juventus, questa sera a Monza. E senza Cristiano Ronaldo. A meno di ripensamenti dell’ultima ora, infatti, il portoghese rimarrà alla Continassa per proseguire la preparazione, lasciando ai compagni l’incombenza di presentarsi all’U-Power Stadium (inizio alle 21, diretta su Italia 1) per il redivivo trofeo Luigi Berlusconi. Nato il 23 agosto 1991, l’appuntamento metteva tradizionalmente di fronte il Milan, dell’allora presidente Silvio Berlusconi, e la Juventus, nell’ultimo incrocio amichevole di alto profilo prima dell’inizio dei campionati. Rarefatte le presenze di avversarie che non fossero i bianconeri, per un duello che - a partire da quel periodo - aveva significato grande rivalità, in Italia come in Europa.
La storia del trofeo Berlusconi
Una storia andata avanti fino al 2015 e con rarissime eccezioni nelle venticinque edizioni: l’Inter nel 1992 e nel 2015, il Real Madrid nel 1992, il Bayern nel 1994 e il San Lorenzo nel 2014. Una storia il cui fascino era poi scemato nelle annate più recenti, fino a fermarsi definivamente poco prima che Berlusconi si congedasse dal Milan. Ora i colori del Monza hanno sostituito quelli rossoneri. E Berlusconi nel 2018 ha preso in mano il club insieme con Adriano Galliani, suo braccio operativo nelle lunghe (e vincenti) stagioni milaniste, con l’obiettivo di portarlo per la prima volta in Serie A. Alla promozione in B del 2019 non ha però fatto seguito quella successiva nel 2020. Le ambizioni brianzole si sono frantumate ai playoff contro il Cittadella, segnando la fine dell’esperienza di Christian Brocchi in panchina. Ci proverà Giovanni Stroppa, altro ex rossonero. Nel frattempo il Monza si gode una fetta di Serie A proprio al “Berlusconi”, riportato in vita dopo sei annate. Silvio probabilmente non sarà presente, i problemi di salute e la pandemia in corso sconsigliano ogni uscita pubblica.
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