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TORINO - «I migliori centrali del mondo» secondo il fresco (3 luglio, dopo i quarti europei con il Belgio) parere di Bastian Schweinsteiger e quello che «nel giro di qualche anno sarà il migliore al mondo» secondo l’ancor più fresca (intervista a Tuttosport del 2 agosto) convinzione di Andrea Barzagli. Ovvero Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini e Matthijs De Ligt. Saranno loro tre il cuore della difesa juventina nella seconda era Allegri. Tre titolari che si divideranno due posti. Il tecnico doserà Chiellini per averlo disponibile e al meglio nelle battaglie più dure e decisive, quelle in cui c’è da lottare e dominare contro centravanti da oltre 100 milioni tipo Romelu Lukaku e Harry Kane.
Quelle in cui Chiellini ha tuttora pochi o nessun eguale. Bonucci e De Ligt saranno i titolari in termini di quantità di presenze, capaci entrambi di reggere 40-50 partite stagionali. Stato di forma e caratteristiche dei rivali determineranno poi chi affiancherà Chiellini quando il capitano giocherà dal primo minuto. Chiaro che il quarto centrale sarà una riserva. Importante, ma una riserva. Ruolo stretto per l’irruenza di Merih Demiral e dei suoi 23 anni. Così dopo due stagioni, complicate non solo dal Covid ma anche dalla rottura del crociato del ginocchio sinistro subita il 12 gennaio 2020, la Juventus saluterà a malincuore il turco. L’inossidabilità di Chiellini e Bonucci da un lato, l’eccezionalità di De Ligt dall’altro gli chiudono le porte del futuro bianconero.
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