Ramsey, altra occasione: il gallese ci crede ancora

Ha rifiutato tutte le proposte dal mercato pur di rimanere alla Juve. Ora cerca una svolta per convincere Allegri
Ramsey, altra occasione: il gallese ci crede ancora© Marco Canoniero

Non è esattamente tra i giocatori più apprezzati dai tifosi della Juventus, ma Aaron Ramsey conta di avere in mano alcune buone carte da calare sul tavolo di scudetto, Champions e Coppe assortite. Altrimenti non si spiegherebbe perché il gallese si sia opposto a tutte le ipotetiche piste di mercato che l’hanno coinvolto nell’arco di questa strana estate: nessun assembramento, nessuna coda, nessuna fila indiana pronta a bussare alla porta del club bianconero e di chi cura gli interessi del centrocampista, eppure dalla Premier qualcosa s’è mosso ma il destinatario ha lasciato squillare il telefonino a vuoto. Non è un mistero che nei piani societari l’uscita di un giocatore - Ramsey è sempre stato fra gli indiziati - avrebbe potuto comportare un nuovo innesto in automatico, pur con tutte le cautele del caso. Per dire: Miralem Pjanic, al netto delle volontà dell’ex Arsenal, sarebbe tornato a Torino solamente nel caso di una congiunzione tra l’aiuto del Barcellona al pagamento dell’ingaggio e le possibilità di spesa della Juve. Una congiunzione non così concreta ed ecco perché, alla fine, è tutto rimasto come prima: il bosniaco ha ritrovato la pace al Besiktas in Turchia, Ramsey non s’è mosso dal suo buen retiro bianconero.

Difficile piazzare un calciatore così lautamente stipendiato: otto milioni di euro netti, bonus compresi. Altrettanto complicato trovare un acquirente di colui che in due stagioni ha collezionato 66 partite (con 6 gol nel curriculum: pochi, in effetti, per una squadra che dai centrocampisti ha un contributo ridotto) di cui 34 da titolare per complessivi 2989 minuti. Danilo, per esempio, ne ha messi insieme 3833 in tutta la scorsa annata. Di mezzo si è messa la sfortuna più crudele, perché se il 24 agosto sei stato costretto a fermarti per la decima volta da quando abiti in Italia puoi solo pensare che la ruota giri prima o poi. Lesione di basso grado del muscolo grande adduttore della coscia destra: è la diagnosi, con ineluttabile rientro in infermeria a un paio di giorni di distanza dal flop di Udine. Piazzato lì, nel cuore del centrocampo e davanti dalla difesa, dove lo vuole Massimiliano Allegri che nel corso del precampionato ha cercato di convincere Aaron sul fatto che occupare quella nuova mattonella potesse rappresentare una sorta di anticipo di futuro. «In quella posizione può diventare un top, lì si corre anche meno»: le istruzioni dell’allenatore. Solo che Ramsey, a livello di movimenti, deve averlo preso troppo alla lettera, visto che s’è fermato di nuovo.

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