Allegri: Napoli-Juve? Cuadrado ko, è rimasto in Colombia. McKennie gioca

Il tecnico bianconero alla vigilia del match contro gli azzurri di Luciano Spalletti: "Era l’unico che poteva venire ma non è potuto partire perché ha avuto un attacco di gastroenterite"
Allegri: Napoli-Juve? Cuadrado ko, è rimasto in Colombia. McKennie gioca

TORINO - Napoli-Juve, in programma sabato alle 18 allo stadio Diego Armando Maradona, potrebbe rappresentare già uno spartiacque fondamentale per la stagione dei bianconeri. Bonucci e compagni, infatti, nei primi due match hanno raccolto solo un punto, pareggiando all'esordio contro l'Udinese (2-2) e incassando la pesante sconfitta all'Allianz Stadium contro l'Empoli (1-0 firmato Mancuso). Dall'altra parte del campo, invece, ci sarà un Napoli a punteggio pieno dopo i successi contro Venezia (2-0) e Genoa (2-1). Allegri dovrà fare a meno di Chiesa, infortunatosi in Nazionale. Il tecnico livornese ha presentato così nella conferenza stampa della vigilia il match contro gli azzurri di Luciano Spalletti. 

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Che partita può venir fuori domani?

“Sarà sicuramente una bella partita perché incontriamo una squadra con grandi valori tecnici e in un buon momento. Fare la formazione non è difficile perché ne ho pochi, ho scelto di lasciare i sudamericani a casa. Cuadrado era l’unico che poteva venire ma non è potuto partire perché ha avuto un attacco di gastroenterite ed è in Colombia per accertamenti. De Winter, Soulé e Miretti verranno con noi e magari ci sarà spazio. Non deve essere un alibi però, cercheremo comunque di fare risultato. McKennie ha lavorato bene, domani sarà degli undici poi dovrò valutare dove farlo giocare”.

Chiesa come sta? De Sciglio e Pellegrini giocano?

“Ha avuto un risentimento muscolare, a livello precauzionale preferisco lasciarlo fuori. C’è il rischio in una partita di grande intensità come quella di domani. De Sciglio e Pellegrini sono pronti, dovrò valutare chi far giocare”.

Qualche nuovo accorgimento tattico domani?

“Lo dovrò valutare oggi. Ma la parola emergenza non c’è, domani abbiamo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. È una partita stimolante e penso che nelle difficoltà dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Le prestazioni restano sempre le stesse, poi per me il risultato conta sempre e vabbè, qualcuno metteva anche in discussione questo. La gestione dell’imprevisto bisogna allenarla e migliorarla, ci sono troppe situazioni che non sono decifrabili prima della partita che bisogna giocare con tranquillità e forza mentale”.

La classifica mette pressione?

“Con calma arriviamo, non c’è fretta. Ci sono tante partite, un pezzetto alla volta e intanto pensiamo a domani”.

Qual è l’obiettivo della stagione?

“Gli obiettivi della Juve sono sempre quelli di essere in tutte le competizioni a marzo. Poi dobbiamo migliorare, dobbiamo crescere come squadra e i risultati sicuramente aiutano in questo. Noi dobbiamo essere bravi a farlo indipendentemente dai risultati”.

Ha senso che domani giochiate senza così tanti giocatori? Perché i sudamericani stanno a casa?

Questo è il calendario e dobbiamo accettarlo, abbiamo 13-14 giocatori più tre ragazzi. I giocatori che hanno giocato stanotte e hanno finito alle 3 e mezza arrivano sabato mattina alle 11 in Italia, portarli a Napoli col rischio che si facciano male penso abbia poco senso. Restano a casa e riposano, martedì abbiamo una partita importante perché la prima di Champions e la più importante del girone. Domani faremo una grande partita, non so il risultato ma sicuramente una grande partita. Io accetto sempre i calendari, ci sono gli organi competenti che devono decidere cosa fare con le partite. Se tutti esprimiamo il nostro giudizio viene fuori un casino, accettiamo quello che ci dicono”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Come ha ritrovato Szczesny?

“Szczesny a parte Udine ha fatto benissimo anche con l’Empoli. Il portiere titolare è lui nonostante Perin sia un buon portiere”.

Come ha ritrovato Kean?

“Kean l’ho trovato bene, è giovane e ha fatto bene al Psg. L’abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere dalla partenza di Ronaldo".

Come sta Kulusevski e domani può essere la sua partita?

“I ragazzi giovani hanno bisogno di tempo per crescere, gli vengono messe addosso delle responsabilità esagerate. È normale che uno di 22 anni non ha l’esperienza di chi ne ha 30 o quasi. Solo accumulando partite possono acquisire una stabilità mentale che permetta di giocare in un certo modo. Fagioli e Ranocchia dopo l'U23 vanno in Serie B, è un percorso normale. Qua come si vede uno che passa la palla a 10 metri si dice sia da Pallone d’oro”.

Ronaldo vi ha messo tanto in difficoltà?

“Cristiano non voleva più giocare nella Juventus, è andato e comunque sarebbe stato il suo ultimo anno. Abbiamo anticipato di un anno. A Cristiano auguriamo il meglio, però la vita va avanti. Non mi interessa però parlare di quello che è stato. La Juve ha sempre vinto di gruppo, ce l’ha nel DNA. Per arrivare a essere competitivi e cercare di vincere bisogno avere grande ambizioni, grande amor proprio e passione in quello che facciamo”.

Ramsey, Arthur e Kaio come stanno? Come si motiva un giocatore come Pellegrini out dalla lista Champions?

“Per Pellegrini è una grande occasioni essere alla Juve. Le possibilità che avrà dovrà sfruttarle, ha ottime potenzialità. Ramsey in settimana dovrebbe ritornare con la squadra, Kaio è in ritardo e Arthur a fine mese dovrebbe rientrare con la squadra. L’operazione è andata bene e non dovrebbero esserci intoppi”.

Cosa può dire la partita di domani sulle ambizioni di Juve e Napoli?

“Il Napoli è una delle candidate a vincere lo scudetto, però il campionato è lungo. Dobbiamo pensare gara dopo gara, ci sono tante partite e tempo per recuperare. Non bisogno farsi prendere dalla fretta. Non dobbiamo esaltarci quando le cose vanno bene o deprimerci quando vanno male, ci vuole equilibrio. Bisogna essere bravi e partire facendo le cose semplici”.

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TORINO - Napoli-Juve, in programma sabato alle 18 allo stadio Diego Armando Maradona, potrebbe rappresentare già uno spartiacque fondamentale per la stagione dei bianconeri. Bonucci e compagni, infatti, nei primi due match hanno raccolto solo un punto, pareggiando all'esordio contro l'Udinese (2-2) e incassando la pesante sconfitta all'Allianz Stadium contro l'Empoli (1-0 firmato Mancuso). Dall'altra parte del campo, invece, ci sarà un Napoli a punteggio pieno dopo i successi contro Venezia (2-0) e Genoa (2-1). Allegri dovrà fare a meno di Chiesa, infortunatosi in Nazionale. Il tecnico livornese ha presentato così nella conferenza stampa della vigilia il match contro gli azzurri di Luciano Spalletti. 

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Che partita può venir fuori domani?

“Sarà sicuramente una bella partita perché incontriamo una squadra con grandi valori tecnici e in un buon momento. Fare la formazione non è difficile perché ne ho pochi, ho scelto di lasciare i sudamericani a casa. Cuadrado era l’unico che poteva venire ma non è potuto partire perché ha avuto un attacco di gastroenterite ed è in Colombia per accertamenti. De Winter, Soulé e Miretti verranno con noi e magari ci sarà spazio. Non deve essere un alibi però, cercheremo comunque di fare risultato. McKennie ha lavorato bene, domani sarà degli undici poi dovrò valutare dove farlo giocare”.

Chiesa come sta? De Sciglio e Pellegrini giocano?

“Ha avuto un risentimento muscolare, a livello precauzionale preferisco lasciarlo fuori. C’è il rischio in una partita di grande intensità come quella di domani. De Sciglio e Pellegrini sono pronti, dovrò valutare chi far giocare”.

Qualche nuovo accorgimento tattico domani?

“Lo dovrò valutare oggi. Ma la parola emergenza non c’è, domani abbiamo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. È una partita stimolante e penso che nelle difficoltà dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Le prestazioni restano sempre le stesse, poi per me il risultato conta sempre e vabbè, qualcuno metteva anche in discussione questo. La gestione dell’imprevisto bisogna allenarla e migliorarla, ci sono troppe situazioni che non sono decifrabili prima della partita che bisogna giocare con tranquillità e forza mentale”.

La classifica mette pressione?

“Con calma arriviamo, non c’è fretta. Ci sono tante partite, un pezzetto alla volta e intanto pensiamo a domani”.

Qual è l’obiettivo della stagione?

“Gli obiettivi della Juve sono sempre quelli di essere in tutte le competizioni a marzo. Poi dobbiamo migliorare, dobbiamo crescere come squadra e i risultati sicuramente aiutano in questo. Noi dobbiamo essere bravi a farlo indipendentemente dai risultati”.

Ha senso che domani giochiate senza così tanti giocatori? Perché i sudamericani stanno a casa?

Questo è il calendario e dobbiamo accettarlo, abbiamo 13-14 giocatori più tre ragazzi. I giocatori che hanno giocato stanotte e hanno finito alle 3 e mezza arrivano sabato mattina alle 11 in Italia, portarli a Napoli col rischio che si facciano male penso abbia poco senso. Restano a casa e riposano, martedì abbiamo una partita importante perché la prima di Champions e la più importante del girone. Domani faremo una grande partita, non so il risultato ma sicuramente una grande partita. Io accetto sempre i calendari, ci sono gli organi competenti che devono decidere cosa fare con le partite. Se tutti esprimiamo il nostro giudizio viene fuori un casino, accettiamo quello che ci dicono”.

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