Juve, contro il Malmoe per l'autostima: come nel 2014

La rinascita europea dei bianconeri fu merito di Allegri e di quel primo scossone con gli svedesi: serve il bis
Juve, contro il Malmoe per l'autostima: come nel 2014© Getty Images

TORINO - E ci sta che qualche faccia pallida di paura, di ansia, di senso schiacciante delle responsabilità se la ritrovi ancora davanti, Massimiliano Allegri, prima di sfidare il Malmoe in Champions League. Esattamente come gli accade sette anni fa nell’eurodebutto juventino quale fresco- e contestatissimo - erede di Antonio Conte. Fu poi proprio il toscano a ricordare la cosa in uno dei suoi momenti best seller: dal “corto muso” al “lancio del cappotto” passando per “il pesce ratto che piace o non piace” etc.

Allora come oggi

Ebbene: «Mi ricordo che la prima volta che sono arrivato alla Juventus e s’è giocata una partita di Champions c’era la gente che era bianca come questo pallone. No le strisce nere, questo: il bianco! Perché aveva paura a gioca’ col Malmoe». (...) Dove sta l’importanza di ricordare quella frase? Semplice: sta nel fatto che adesso Allegri è chiamato non soltanto a provare a dare compimento a quel percorso di caccia alla Champions League che era rimasto incompiuto causa esonero, nel 2019. Ma anche e soprattutto, per cominciare, a dare un po’ di colore, brio, convinzione, consapevolezza e probabilmente anche leggerezza e divertimento ad un gruppo che si sta arrovellando ed incupendo in una palude di malumori, tristezze, difficoltà. Quelle che portano a giocare slegati o a voler strafare (sbagliando), a commetetre errori banali, papere, svarioni in marcatura e disastri in fase di lettura delle fasi di gioco. (...)

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