Nessuno tocchi Szczesny. Juve compatta: “Forza!”

Tutti al fianco del polacco a caccia del riscatto dopo gli errori di Udine e Napoli. Dalla Supercoppa alle grandi prove con Inter e Ajax: al portiere serve una notte magica
Szczesny© www.imagephotoagency.it

TORINO - Siccome il ragazzo, a 31 anni e mezzo, non può aver dimenticato all’improvviso come si sta al mondo mentre deve difendere il portone dall’assalto del nemico, forse conviene smetterla di dargli addosso. E mettersi in coda alla Juventus tutta - squadra, staff vari, società - che non ha mai avuto dubbi nell’appoggiare il suo numero 1, a maggior ragione dopo le prime delusioni di una stagione non ancora nel vivo. La doppia topica di Udine, la sciocchezza di Napoli e adesso basta: Wojciech Szczesny, evidentemente consapevole di averne fatte troppe, è il primo ad aver voltato pagina e i compagni lo sostengono in pieno. Ma quella di Giorgio Chiellini e soci non è una scelta provvisoria, motivata dalla delicatezza del momento. No, il gruppo è fermamento convinto che l’ex Arsenal si riprenderà quanto prima, magari già questa sera se il Malmoe gli darà l’opportunità di mettersi in mostra. «È un portiere di valore assoluto»: il battesimo di Massimiliano Allegri appena atterrato in Svezia è un buon tranquillante.

Szczesny ha preso tutto con filosofia

Szczesny ha preso tutto con filosofia. Chi lo conosce bene racconta come il suo carattere sia una miscela perfetta dell’ombrosità polacca, dell’imperturbabilità inglese e dell’affabilità italiana. Guarda caso, nel suo peregrinare s’è fermato a Varsavia, Londra, Roma, Torino. E se osservate la sua mimica subito dopo il gol dell’1-1 di Matteo Politano, di fatto regalato dal portiere juventino incapace di bloccare un lento tiro a giro di Lorenzo Insigne, vi accorgerete di un ghigno che non è banale consapevolezza di averla combinata grossa. È il brano di un capitolo della carriera da cestinare e riscrivere. E solamente chi vive per criticare a prescindere - il mondo social ne è pieno - ha dimenticato le notti in cui l’ex giallorosso ha svolto benissimo il proprio mestiere. Come il 20 gennaio scorso quando a Reggio Emilia in Supercoppa lo stesso portiere che sabato sera allo stadio Maradona si è lasciato sfuggire un pallone sanguinoso chiuse la porta sfoderando due prodezze su Hirving Lozano e Giovanni Di Lorenzo.

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