Allegri, prove di svolta: la ripartenza Juve tra rimproveri e consigli

Le urla del tecnico a Malmoe hanno risvegliato i giocatori chiamati al riscatto. Buoni riscontri dai singoli, ma non può bastare: serve più presenza in area di rigore
Allegri, prove di svolta: la ripartenza Juve tra rimproveri e consigli© EPA

TORINO - Meritato riposo, ieri. Utile anche, ai calciatori bianconeri, per autoconvincersi che... non era un sogno: questi benedetti tre punti sono finalmente arrivati per davvero. Oggi - una volta presa pienamente coscienza del ben fatto - la Juventus torna di nuovo in campo alla Continassa. Il tecnico Massimiliano Allegri ha le idee chiare, chiarissime. E magari ha la voce non proprio al massimo della potenza, visto che al New Stadium di Malmoe ci ha dato dentro in termini di decibel e indicazioni. Non sono mancati rimproveri e improperi, considerazioni che giocoforza detteranno la linea circa il tipo di allenamento che verrà svolto in vista della sfida contro il Milan.

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Passi in avanti da parte di taluni singoli

I SINGOLI - Più volte, del resto, il tecnico bianconero ha con lungimiranza sottolineato in questi giorni che un conto è il risultato e un altro sono le prestazioni. Quella di martedì in Champions League, di prestazione, ha evidenziato alcuni clamorosi passi in avanti da parte di taluni singoli. Cuadrado, inarrestabile, ha giocato una partita tutta estro e personalità. Idem Alex Sandro: propositivo, ficcante, aggressivo; con Rabiot accanto ha avuto modo probabilmente di sentirsi più “leggero”, un po’ sgravato dalla zavorra dei compiti prettamente difensivi. Szczesny ha svoltato (ne scriviamo in basso). E poi Morata ancora a segno, Dybala a tratti illuminante (e ampiamente degno d’un rinnovo e una blindatura a lungo termine). Per non parlare di Bonucci e De Ligt... Insomma: presi uno per uno, i calciatori della Juventus hanno fatto la loro parte.

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La manovra della Juve: si può migliorare

LA MANOVRA - Dal punto di vista dell’organicità della manovra, però, Allegri è mica pienamente soddisfatto. Anzi. Il modo in cui - con semplicità - gli svedesi riuscivano abbastanza frequentemente a superare il centrocampo juventino, previa passaggi in profondità, sarà oggetto di approfondita analisi già oggi. La “scusante” di fondo è che ad esempio Locatelli deve ancora - giustamente e comprensibilmente - calarsi a pieno nella nuova realtà bianconera. E, più in generale, lui e gli altri centrocampisti devono imparare a conoscersi, devono perfezionare il giusto feeling, devono trovare le alchimie. Con un po’ di allenamento, con la pratica, con l’esercizio si può migliorare. Ma occorre lavorarci.

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TORINO - Meritato riposo, ieri. Utile anche, ai calciatori bianconeri, per autoconvincersi che... non era un sogno: questi benedetti tre punti sono finalmente arrivati per davvero. Oggi - una volta presa pienamente coscienza del ben fatto - la Juventus torna di nuovo in campo alla Continassa. Il tecnico Massimiliano Allegri ha le idee chiare, chiarissime. E magari ha la voce non proprio al massimo della potenza, visto che al New Stadium di Malmoe ci ha dato dentro in termini di decibel e indicazioni. Non sono mancati rimproveri e improperi, considerazioni che giocoforza detteranno la linea circa il tipo di allenamento che verrà svolto in vista della sfida contro il Milan.

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