Juve, Allegri: "Dybala in forse, Rabiot non convocato"

Il tecnico bianconero alla vigilia del match dell'Allianz contro la Sampdoria: "Abbiamo vinto una sfida salvezza con lo Spezia, ora dobbiamo dare continuità"
Juve, Allegri: "Dybala in forse, Rabiot non convocato"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Alla vigilia del match dell'Allianz Stadium contro la Sampdoria, in programma domenica alle 12.30, l'allenatore della Juve Max Allegri si presenta alla consueta conferenza stampa di presentazione: “ Come dobbiamo interpretare il match? Giocando bene e cercando di vincere, facendo un alto piccolo salto in classifica. E’ importante sbloccarsi in casa, poi penseremo al Chelsea. Ci saranno cambiamenti, giocando così tanto c’è bisogno di rifiatare"

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Allegri: "Inter, Milan e Napoli favorite"

"Dybala non so se gioca, Rabiot non è convocato perché ha preso un colpo alla caviglia e non si è allenato. Chiesa sta bene, può giocare a destra e a sinistra, vedrò dove metterlo domani, magari cambiandolo a partita in corso. Il Milan aveva l’occasione per darci la mazzata finale, invece ci ha tenuto vivi. Le favorite? Ha ragione Sacchi, Inter, Milan e Napoli sono le favorite: noi siamo in ritardo, dobbiamo fare il nostro percorso senza guardare la classifica. Con lo Spezia abbiamo vinto lo scontro salvezza, con la Samp dobbiamo fare un passetto in avanti. Vediamo a novembre dove siamo, ma l’Inter ha vinto lo scudetto l’anno scorso, il Milan è la squadra più in forma da un anno e il Napoli ne ha vinte cinque di fila. Cerchiamo di arrivare al più presto in zona Europa League, poi vediamo. In una partita non risolviamo niente, dobbiamo dare continuità", afferma l'allenatore della Juventus.

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Allegri: "Gioca Perin, valuto Bernardeschi"

Allegri parla ancora dei possibili undici contro la Sampdoria: "Quelli che sono entrati con lo Spezia hanno fatto benino, deve essere la normalità, ne sono contento. Premi non ne dò, Bernardeschi sta facendo bene e valuterò se dovrà giocare dall’inizio. Perin gioca domani per far recuperare Szczesny, già volevo metterlo con lo Spezia. È pronto e sta bene. Sono sereno". Sul modulo utilizzato, Allegri afferma: "Possiamo chiamarlo 4-2-3-1, ma cambia a seconda delle caratteristiche. Con lo Spezia ne avevamo tre dietro col pallone con Danilo e difendevamo come sempre a quattro. Dobbiamo migliorare la gestione, io cerco di mettere i giocatori nelle loro posizione ideali". Su Kean: "Abbiamo lui e Morata, decido domani mattina tra le due punte. Una parte e l’altra entra, cambia poco". Su Locatelli e Cuadrado, molto impiegati finora dal tecnico: "Locatelli sta facendo bene ma arriva dal Sassuolo in cui gli obiettivi sono diversi e non si gioca ogni tre giorni. A livello di sforzo mentale e fisico è diverso. Aveva bisogno di recuperare e avevamo previsto di farlo entrare dalla panchina per averlo fresco. Cuadrado viene da una sfilza di partite. Poi fosse andato tutto bene non ci sarebbe stato neanche bisogno di loro. Anche Rodrigo l’ho tolto perché ha giocato tanto. Più si va avanti più si conosceranno tra loro e giocheremo meglio". Un pensiero anche per Chiellini: "Sta bene, per la legge dei grandi numeri prima o poi ci toccherà non prendere gol. Quando uno tira e la palla finisce all’incrocio e bravura dell’avversario e in quel momento doveva andare così. Sono sicuro che alla fine la Juve riuscirà a subire meno gol, siamo migliorati nel difendere nella nostra metà campo".

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Allegri: "Le critiche mi divertono, Bonucci giocatore importante"

Sulle critiche ricevute, Allegri sembra essere sereno, anzi quasi contento: "Non ero più abituato, mi mancava e mi diverte un sacco. Bisogna fare un lavoro in cui bisogna migliorare i giocatori e provare a giocare meglio possibile tecnicamente e fare risultati. Io preferisco essere molto criticato ma vincente. La compassione si ha solo per quelli che non vincono. A me non piace essere compatito, preferisco essere vincente. Anche se poi i ragazzi sono quelli che ci regalano le vittorie. È una regola di vita. Si ha compassione con chi sta male. Quando sei in una grande squadra e vinci se più criticato. Io leggo tutto, fa parte del mio lavoro. Le critiche sono più costruttive e ci ragiono sopra, altre mi fanno capire che devo fare il contrario. Per me è divertente, se no mi annoio. Ho scelto di tornare perché sono legato alla Juve e per cercare di vincere il campionato e per far crescere questi ragazzi che sono bravi. Ma le critiche mi piacciono perché è una sfida cercare di avvicinarsi a Inter, Napoli e Milan". Il tecnico bianconero chiude su Bonucci: "È un giocatore importante, non è che non gioca solo perché gli ho tolto la fascia. Ha tantissime partite nella Juve, quando sta bene gioca. Poi dovrà riposare. All’inizio è stanco poi quando si avvicinano le partite gioca. Sono contento di avere quattro difensori molto bravi".

 

 

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