Juve-Chelsea, le scelte di Allegri senza Dybala e Morata

Oggi esami per la Joya e Alvaro, che salteranno sicuramente il match di Champions: le soluzioni alternative dell'allenatore
Juve-Chelsea, le scelte di Allegri senza Dybala e Morata© Juventus FC via Getty Images

Giocate di classe, un gran gol di sinistro, l’esultanza con la Dybala-mask applaudita da tutto lo Stadium. Sembrava il giorno perfetto per celebrare la nuova Juve Dybalacentrica e l’imminente nuovo contratto come simbolo della Juventus e del dopo Cristiano Ronaldo. Invece è finita in lacrime. La Joya è durata 22 minuti, poi il numero dieci argentino ha chiesto il cambio per un fastidio muscolare ai flessori della coscia. Paulo ha sentito “tirare” e ha capito subito che, oltre alla partita con la Sampdoria, erano compromesse anche la super sfida di Champions contro il Chelsea di mercoledì, il derby di sabato contro il Toro e la convocazione con l’Argentina. Una bella botta, oltretutto in un giorno particolare visto che ieri era anche l’anniversario della scomparsa del papà. Così Dybala, lasciando il campo, non è riuscito a trattenere le lacrime. Si è sfogato e ne aveva pieno diritto: la sfortuna non sembra dargli tregua. Paulo ha incassato il colpo, ma ha tifato per i compagni fino alla fine. E al novantesimo, a successo raggiunto, si è subito sintonizzato sulla ripartenza inviando un messaggio a tutto il popolo bianconero: «Dispiaciuto per aver lasciato il campo, ma felice per la vittoria. Adesso farò gli esami, ma sto già pensando di tornare il prima possibile». In giornata sarà al J Medical per gli accertamenti. Nessuno, però, si aspetta miracoli (...)

Contro il Chelsea

Allegri è ottimista di natura e in queste situazioni di solito tira fuori il meglio di se stesso e della sua praticità. Una cosa è certa: con due punte su quattro al J Medical - e non ad allenarsi alla Continassa - e con il quarto attaccante (Kaio Jorge) ancora ai box e comunque non inserito in lista Champions, il Conte Max dovrà inventarsi qualcosa in vista del Chelsea. Moise Kean è l’unico centravanti di ruolo disponibile, poi ci sono gli adattabili Federico Chiesa, Dejan Kulusevski e Federico Bernardeschi. Ma senza il numero 9 (Morata) e il 10 (Dybala) si valuta anche il ritorno al 3-5-2. Per un ragionamento di questo tipo: in mancanza dei migliori attaccanti, mi affido ai tre totem della difesa De Ligt, Bonucci e Chiellini. Se l’esperto Danilo può diventare una variante all’olandese, Cuadrado e Alex Sandro agirebbero da quinti di centrocampo con in mezzo Bentancur, Locatelli e il rientrante Rabiot, pronto a garantire fisicità e a ripartire assieme ai velocisti Kean e Chiesa. Il figlio d’arte prenderebbe il posto di Dybala, ma ovviamente lo interpreterebbe con altre caratteristiche: meno raccordo del gioco e più attacco della profondità. Una Juventus da contrattacco per sfruttare al meglio la gamba di Rabiot, Chiesa, Kean e Cuadrado. L’alternativa è la conferma del 4-4-2 di questo inizio di stagione.

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