Juve, il dilemma Perin e la caccia al dodicesimo

Tra i nodi da sciogliere per la Juventus entro la fine di giugno, quando gli scadrà il contratto, c’è quello relativo al futuro di Mattia Perin. Il ragazzo è ancora giovane - il 10 novembre compirà 29 anni - e il suo ingaggio da 2,5 milioni non è in contrasto con la politica intrapresa dal club bianconero, volta al contenimento del monte stipendi, ma qui si tratta di assicurarsi un destino presumibilmente diverso. Perché è vero che in estate l’ex genoano era rimasto a Torino dopo un proficuo colloquio con Massimiliano Allegri, ma è logico che vivere un’altra annata da rincalzo di lusso non rientri tra i desideri primari di Perin.

Caccia a un dodicesimo

Ecco perché, pur non potendo escludere altre ipotesi, c’è rischio che il contratto non più valido a partire dal 1° luglio 2022 possa restare tale. Se la Juve dovesse mettersi a caccia di un altro dodicesimo, con il fedelissimo Carlo Pinsoglio comunque legato al club bianconero fino al 2023, i dirigenti cercherebbero un’occasione tra gli svincolati o quasi. Non è scemato l’interesse per il colombiano David Ospina in scadenza tra meno di nove mesi con il Napoli e già monitorato l’estate scorsa: ha 33 anni ed è un portiere certamente affidabile. È la stessa situazione di Salvatore Sirigu, classe ’87, che in agosto è passato dal Torino al Genoa cui è legato fino al 2022 con un’opzione 2023 non ancora esercitata. Visto che tra la Juventus e i rossoblù i rapporti restano buoni, magari l’ex granata potrà tornare nei piani del dg Federico Cherubini. Futuro in discussione anche per Andrea Consigli, che per ora non ha rinnovato con il Sassuolo. Ma dalla Continassa butteranno un occhio anche su eventuali opportunità all’estero.