© Marco Canoniero
Se Aaron Ramsey volesse lasciare la Juventus, anche nella finestra di mercato di gennaio, molto difficilmente troverebbe ostacoli all’interno della società. D’altronde era stato lui a incatenarsi alla Continassa in estate, quando i dirigenti bianconeri avevano intavolato qualche trattativa con club di Premier League. «Voglio provare a giocarmi le mie carte con Massimiliano Allegri», rispondeva e, forte del suo contratto da 7,5 milioni netti a stagione, è rimasto a Torino. Allegri, a quel punto, ha provato a inserirlo nella sua idea di Juventus, ma il gallese ha dato quasi sempre buca (già un paio di risentimenti muscolari) e, in questo momento, non è esattamente il tipo di giocatore che si adatta bene allo spirito della nuova Juventus. Chissà se se n’è accorto anche lui. E chissà se le parole dette al Daily Mail non siano un segnale che questa volta, forse, non si opporrebbe a una cessione. Di recente si è interessato l’Everton di Rafa Benitez, che potrebbe prenderlo anche a gennaio e la Juventus sarebbe disposta anche a lasciarlo in lista gratuita, visto che non segnerebbe nessuna minusvalenza (Ramsey era arrivato nell’estate 2019 a parametro zero).
L'attacco di Ramsey
Certo l’intervista non ha fatto esattamente impazzire i tifosi della Juventus, che dall’arrabbiato al sarcastico hanno commentato i ragionamenti del gallese, capace di polemizzare sui metodi di allenamento. «La filosofia di lavoro è diversa nel mio club da quella con il Galles» dice Ramsey, che nel ritiro della Nazionale (stasera giocherà a Praga contro la Repubblica Ceca) si sente a casa. «Qui c’è tanta gente che è abituata da anni a gestirmi: sanno come tirare fuori il meglio da me e come aiutarmi a giocare tante partite consecutive, come ho dimostrato quest’anno a Euro 2020. So quello che posso fare e con la giusta gestione posso restare in forma a lungo e giocare tante partite».
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