Juve, scelta all'orizzonte sul futuro di Rabiot

Il contratto del francese scadrà nel 2023. I bianconeri tratteranno potendo giocare d'attesa: il rischio di addio a zero è accettabile
Rabiot© www.imagephotoagency.it

TORINO - Non saranno solo l’assalto ad Aurelien Tchouameni e le valutazioni, fredde e razionali come leggete nella pagina a fianco, sulla situazione di Paul Pogba a far ruotare attorno alla Francia le strategie juventine  sul centrocampo del futuro. Strategie in cui il dg Federico Cherubini e la sua squadra  mercato dovranno tener conto anche del  fattore Adrien Rabiot. Già, perché il parigino che «non sa neanche lui quanto è forte», per usare la frase utilizzata, uguale identica  a mesi di distanza, da Andrea Pirlo e Massimiliano Allegri, ha un contratto con la Juventus fino al 30 giugno 2023. All’inizio del prossimo mercato estivo, dunque, si troverà  ad un anno dalla scadenza: situazione in cui di solito un calciatore, specie se importante e al di sotto dei 30 anni (Rabiot ne ha 26) rinnova o viene ceduto, per evitare di  perderlo gratis. Di solito però non vuol  dire sempre e proprio in casa  Juventus c’è un esempio significativo: Paulo Dybala, ormai sul punto di firmare il  rinnovo a meno di nove mesi  dalla scadenza. [...]

Il futuro di Rabiot

[...] Probabile, dunque, che di un eventuale  rinnovo per Rabiot non si inizi a parlare prima di primavera, ma i tempi potrebbero anche allungarsi e non di poco. [...] A far pensare a una trattativa lunga c’è anche il fatto che la Juventus può permettersi, caso molto raro in queste situazioni, di giocare abbastanza d’attesa. La stessa società bianconera ha infatti ingaggiato Rabiot da svincolato nel 2019, negli anni non ha dovuto ammortare nessun costo per il cartellino e non sarebbe dunque un dramma, dal punto di vista economico, perderlo con le stesse modalità.

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