La Juve di Dybala: contratto a fine mese, ma Paulo è già re

I tifosi lo hanno incoronato martedì allo Stadium, adesso tocca alla società: tutto pronto per il rinnovo, manca l’ok degli avvocati
Dybala© LAPRESSE

L'incoronazione di re Paulo (Dybala) è avvenuta martedì sera all’Allianz Stadium. A margine del successone di Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo.

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Un po’ auto, incoronazione. Giacché nata dal modo in cui Dybala ha giocato, segnato e permesso (ai compagni) di segnare. E dal modo in cui s’è fatto vedere, ha trainato il gruppo, ha dato l’esempio. Nonché dal modo in cui ha esultato per celebrare il sorpasso - numeri alla mano - di uno dei suoi miti calcistici: Platini. Sono ora 106 i gol realizzati dalla Joya in bianconero, cioè due in più rispetto a quelli firmati dal francese (tra il 1982 e il 987). L’omaggio a Le Roi, geniale: quella posa iconica diventata leggenda nelle menti dei bianconeri. Che Dybala abbia una marcia in più lo capisci anche da questi dettagli che tanto dettagli non sono.

Cogli l'attimo

Un po’, anche, incoronazione per acclamazione da parte di quello stesso pubblico il quale prima della partita auspicava che proprio la Joya potesse risolvere la partita, nello specifico, e più in generale il momentaccio bianconero. Quello stesso pubblico, soddisfatto, trovava poi naturale e giusto intonare uno di quei cori che lasciano il segno, mentre Dybala veniva sostituito: “Un capitano, c’è solo un capitano!”. Tutti in piedi: pronti a cogliere l’attimo. Roba che manco con il professor Keating (alias Robin Williams). I 20mila, più o meno all’unisono, ammirati e convinti del fatto che una nuova era si fosse potenzialmente aperta. Quella della definitiva consacrazione.

Lo scettro

A questo punto, però, manca l’ultimo passo: l’investitura ufficiale, con tutti i crismi. Quella che soltanto una firma in calce ad un nuovo contratto può consacrare (...) 

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