Rabiot non decolla, la Juve si interroga e la Premier bussa

Il francese è un’arma preziosa per Allegri che lo fa giocare sempre. Però guadagna tanto e sta rendendo poco: arriva l'interesse di un club inglese
Rabiot© LaPresse

TORINO - Se questo è Adrien Rabiot, forse alla Continassa si faranno qualche domanda. E probabilmente Massimiliano Allegri, nonostante lo faccia giocare praticamente sempre perché il francese è l’unica mezz’ala sinistra vera in rosa, almeno un dubbio ce l’ha, relativo al rendimento dell’ex Psg. Com’è che ha detto, il tecnico, l’altro giorno? «Basta parlare di potenzialità, è molto semplice: Rabiot deve fare di più». Il tiro di sinistro scoccato sabato contro la Fiorentina, reso pericoloso da una deviazione avversaria, non può bastare perché si possa sostenere che il centrocampista si stia riprendendo da un periodo buio. Il resto della serata torinese allo Stadium ha coinciso con un lento girovagare per il campo, con tendenza a schiacciarsi tra le linee di centrocampo e difesa piuttosto che ad addentrarsi a caccia di spiragli o comunque a tentare di andare oltre la linea di pressione del nemico.

Juve, il bilancio di Rabiot

Bilancio di 79 minuti non sufficienti, prima di essere sostituito con Juan Cuadrado: una conclusione dalla distanza, due falli subiti (indice di poca pericolosità, a ben vedere), 38 palloni giocati (solo Alex Sandro con 22 ha fatto peggio, ma giocando un tempo appena), 19 passaggi riusciti (equivalenti al 76% rispetto a quelli tentati), 7 palloni giocati in avanti e con buona riuscita più 4 recuperi. Eloquenti i dati della Lega Serie A, mentre Allegri ha liquidato così la questione: «Perché Rabiot e non Bernardeschi? Giocando con i tre davanti in modo diverso, Adrien è più centrocampista di Federico e volevo delle risposte che lui mi ha dato. La prestazione è stata buona».

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