Morata, il futuro nella Juve è sempre più in bilico: le ipotesi in ballo

A giugno scade il prestito, l'Atletico Madrid non lo rivuole, ma il club bianconero punta con sempre più decisione su Vlahovic
Morata, il futuro nella Juve è sempre più in bilico: le ipotesi in ballo© Marco Canoniero

«Quando non sei padrone del tuo destino l’unica cosa che puoi fare è lavorare». A mente fredda Alvaro Morata non ha perso quella lucidità che gli è mancato spesso nelle ultime uscite in campo. Dal ritiro della Spagna l’attaccante parla a El Pais del suo futuro, consapevole di essere in bilico e di giocarsi tutto con la Juventus. «Siamo sotto pressione, dato che sono in prestito può darsi che le persone parlino e mi guardino di più». A giugno si concluderà la sua seconda stagione di prestito dall’Atletico Madrid e al momento il riscatto sembra lontano: finora la Juventus ha speso 20 milioni per averlo in rosa, ne dovrebbe sborsare altri 35 per confermarlo e ha già chiesto uno sconto al club spagnolo, dove Diego Simeone osteggia il ritorno del numero 9 bianconero. A differenza di Massimiliano Allegri, che in estate ha puntato molto sullo spagnolo, ma finora Morata non ha reso secondo le aspettative. Senza Cristiano Ronaldo, le speranze erano riposte in lui e in Paulo Dybala, ma Alvaro ha avuto difficoltà nel trascinare l’attacco: quattro gol in 14 presenze sono davvero pochi, tanto più che l’ultimo centro in campionato risale addirittura al 19 settembre contro il Milan.

Il calo di rendimento, la spiegazione

Così l’attaccante spiega i motivi del calo di rendimento in zona gol: «Sono stato fuori quasi un mese e nella fretta di rientrare non sono stato bene fisicamente. Ho dovuto lavorare molto per la squadra e non avevo la lucidità necessaria per segnare. Nelle ultime partite ho giocato a sinistra, quasi da esterno. Ma l’importante è giocare e fare quello che mi chiede l’allenatore. Ovviamente mi piacerebbe giocare meglio e fare più gol ma prima dell’infortunio stavo bene e ho fatto fatica a recuperare». I problemi fisici hanno certamente condizionato le sue prestazioni, ma i dubbi sul futuro e le continue voci di mercato sul pressing juventino per portare a Torino già a gennaio l’attaccante della Fiorentina Dusan Vlahovic, anziché caricarlo per dimostrare di essere un bomber all’altezza della Juventus lo hanno mandato in crisi.

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