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TORINO - Stavolta le sue sensazioni si sono rivelate purtroppo sbagliate: Giorgio Chiellini pensava a un infortunio più lieve, invece gli accertamenti diagnostici ai quali si è sottoposto ieri al JMedical, dopo che mercoledì aveva lasciato il ritiro azzurro di Coverciano, hanno evidenziato «un’infiammazione della giunzione muscolo tendinea del tendine di Achille di sinistra». Non si tratta di rottura, che sarebbe stata ovviamente molto più grave, ma di un infortunio comunque fastidioso, dovuto probabilmente a un sovraccarico del polpaccio, un suo vecchio tallone d’Achille, che ha portato all’infiammazione tra il muscolo e il tendine.
Chiellini, i tempi di recupero restano incerti
I tempi di recupero restano incerti: «le sue condizioni verranno monitorate quotidianamente» scrive il club nel bollettino medico. Chiellini non salterà soltanto la sfida contro la Svizzera, decisiva per ottenere il pass ai Mondiali in Qatar (sarà comunque presente stasera all’Olimpico per sostenere i compagni di Nazionale), ma sicuramente anche il match contro la Lazio, sabato 20 novembre. Come nelle altre occasioni in cui si è fermato a causa del polpaccio potrebbe ritornare disponibile nell’arco di 2-3 settimane, anche se i tempi possono variare a seconda delle risposte alle cure. Proprio la fisioterapia e il riposo saranno salutari, ma c’è il forte rischio che Chiellini debba dare forfait anche per la trasferta di Champions a Londra contro il Chelsea.
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