Allegri: "Alla Juve non esistono stagioni di transizione"

L'allenatore bianconero in conferenza: "Bisogna compattarsi come in mare quando c'è tempesta: non si può combatterla, bisogna uscirne. Servono ordine e serenità". Le ultime sulla formazione che affronterà la Salernitana
Allegri: "Alla Juve non esistono stagioni di transizione"© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Bisogna compattarsi come in mare quando c'è tempesta: non si può combatterla, bisogna uscirne. E il marinaio di solito trova una via d'uscita». Massimiliano Allegri in riva al mare, quello di Livorno, è nato e cresciuto e domani nel golfo di Salerno affiderà la nave bianconera a un altro livornese, Giorgio Chiellini, perché lo aiuti a condurla fuori dal ciclone che la tiene a meno 7 dall'Atalanta, che occupa il quarto e ultimo posto disponibile per la prossima Champions League. Un posto da inseguire a tutti i costi: «Alla Juventus non esistono stagioni di transizione. La rincorsa che dobbiamo fare, vista in modo positivo, può anche essere divertente e bella». Trasmettere positività e serenità è in questo momento lo sforzo principale di Allegri, evidente ogni volta che parla, prima e dopo le partite: «Tutti i ragazzi vorrebbero fare qualcosa in più per uscire da questo momento, invece serve che ognuno faccia il proprio. Servono ordine e serenità».

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Serenità che il tecnico si preoccupa di conservare soprattutto in Alvaro Morata, che non segna in campionato dal 19 settembre contro il Milan e in generale dal 4 novembre contro lo Zenit, uscito tra i fischi sabato sera e che il tecnico difeso da una critica definita prevenuta: «Alvaro contro l'Atalanta ha fatto una grande partita, è stato uno dei migliori. Mi sembra che nei suoi confronti ci sia accanimento per punto preso e non mi piace». Lo spagnolo però domani a Salerno dovrebbe riposare, lasciando spazio a Moise Kean accanto a Dybala e probabilmente Bernardeschi, in ballottaggio con Kulusevski per sostituire Chiesa, out fino a gennaio. Tornerà presto invece McKennie, ma non domani: al suo posto Bentancur, con Locatelli e Rabiot. A meno che non riposi anche il francese, con Bernardeschi mezzala sinistra e Kulusevski in avanti. Detto di Chiellini, in difesa davanti al confermato Szczesny ci sarà ancora Cuadrado a destra (De Sciglio ancora indisponibile), Bonucci o De Ligt accanto al capitano, con Alex Sandro favorito su un Pellegrini in non perfette condizioni a sinistra.

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TORINO - «Bisogna compattarsi come in mare quando c'è tempesta: non si può combatterla, bisogna uscirne. E il marinaio di solito trova una via d'uscita». Massimiliano Allegri in riva al mare, quello di Livorno, è nato e cresciuto e domani nel golfo di Salerno affiderà la nave bianconera a un altro livornese, Giorgio Chiellini, perché lo aiuti a condurla fuori dal ciclone che la tiene a meno 7 dall'Atalanta, che occupa il quarto e ultimo posto disponibile per la prossima Champions League. Un posto da inseguire a tutti i costi: «Alla Juventus non esistono stagioni di transizione. La rincorsa che dobbiamo fare, vista in modo positivo, può anche essere divertente e bella». Trasmettere positività e serenità è in questo momento lo sforzo principale di Allegri, evidente ogni volta che parla, prima e dopo le partite: «Tutti i ragazzi vorrebbero fare qualcosa in più per uscire da questo momento, invece serve che ognuno faccia il proprio. Servono ordine e serenità».

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