TORINO - Juan Cuadrado per gli strappi. E per forza. A meno di recuperi clamorosi e dell’ultima ora, toccherà ancora al colombiano completare la difesa con la sua spinta sulla fascia destra. Un po’ terzino e un po’ ala. Come a Salerno, contro l’Atalanta, con il Chelsea e per buona parte della partita anche contro la Lazio. Più che un allegrata vera e propria, una scelta dettata dalle defezioni. Mattia De Sciglio, ko contro il Sassuolo prima della sosta, non ha ancora recuperato al cento percento e dagli ambienti bianconeri filtra prudenza. Danilo, infortunatosi contro la Lazio, tornerà soltanto nel 2022. Spazio allora all’ex Fiorentina, uno che il ruolo lo conosce bene e lo interpreta alla sua maniera. Già, perché anche partendo da più indietro Cuadrado non fa mai mancare il suo supporto in fase offensiva. Le ripartenze, i suoi dribbling e i suoi cross saranno molto più che importanti per sbloccare la partita di domani contro i rossoblù allenati da Shevchenko. In un’altra situazione probabilmente Allegri avrebbe gestito un po’ di più la sua Vespa, ma in questo momento la Juventus ha la necessità di vincere, fare punti e continuare a risalire in classifica.
Cuadrado, il jolly di Allegri
E il colombiano, a maggior ragione in una gara che si prennuncia con pochi spazi, può essere l’uomo che la partita la spacca con una delle sue sgasate. O con un tiro da fuori, che sta diventando sempre di più una specialità della casa. A Salerno l’esterno jolly ha sfiorato la rete con un bolide su punizione. Merito delle sfide del giovedì alla Continassa con gli altri cecchini bianconeri, Paulo Dybala in primis.
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